Immagini catturate con lo scanner, con la fotocamera, con la sonda dell'ecografo, con il pensiero. Immagini che quasi sempre sono frutto della casualità e dell'intuizione.
30 novembre 2007
Iniziano le Feste?
Ieri sera festa degli auguri per la Pediatria di Gravedona.
Con un po’ di anticipo sul previsto si sono festeggiati il nuovo anno, il nuovo corso e un paio d’altre cosette.
25 novembre 2007
Finestra vista lago
E' vero, sto parafrasando il titolo di un fortunato romanzo di un altrettanto fortunato collega.
Fortunato perchè non passa le domeniche in ospedale, come mi tocca fare un po' troppo spesso.
Oggi il tempo è migliorato, questa è l'unica consolazione.
Per il resto, prendendo spunto dal blog del mio nipote prediletto, vi lascio i panorami della finestra del mio studio
Non c'è male vero?
24 novembre 2007
Sogno di un sabato mattina piovoso
Sogno delle h 5.50 circa: mentre sto litigando con Laura (mi ci azzuffo spesso in sogno, nella realtà molto meno) mi chiamano in un'altra stanza perché sta morendo un neonato.
Mi sembra di riuscire agilmente a rianimarlo, ma non si riprende; poi fortunatamente mi sveglio, sudato e infelice.
Dopo colazione mi collego su Internet e scopro, senza grande sorpresa, che quattro bambini sono morti in un attentato a Kabul nel quale ha perso la vita anche un militare italiano.
Aspetto le solite reazioni, le solite recriminazioni, le stesse strumentalizzazioni della notizia.
Il nostro illustre Senologo, all’ospedale di Saltpond in Ghana, cerca di curare e di operare come può altri bambini, altri sfortunati. Poi tornerà.
Mi scrive comunque del sorriso dei suoi piccoli pazienti.
Non fa notizia, non si può facilmente strumentalizzare.
Mi sembra di riuscire agilmente a rianimarlo, ma non si riprende; poi fortunatamente mi sveglio, sudato e infelice.
Dopo colazione mi collego su Internet e scopro, senza grande sorpresa, che quattro bambini sono morti in un attentato a Kabul nel quale ha perso la vita anche un militare italiano.
Aspetto le solite reazioni, le solite recriminazioni, le stesse strumentalizzazioni della notizia.
Il nostro illustre Senologo, all’ospedale di Saltpond in Ghana, cerca di curare e di operare come può altri bambini, altri sfortunati. Poi tornerà.
Mi scrive comunque del sorriso dei suoi piccoli pazienti.
Non fa notizia, non si può facilmente strumentalizzare.
15 novembre 2007
Notte in ospedale
Notte in ospedale; no, non lavoro attivo, né guardia né pronta disponibilità.
Presenza legale perché oggi i giovani medici (giovani? A 32 anni?) non vogliono o non possono o non sanno prendersi le responsabilità.
Comunque il problema è quello di verificare se il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno.
E’ mezzo pieno.
Ho potuto leggere, leggere come non facevo da tempo, consultare librerie on line, aggiornare la mia nuova scoperta aNobii.
Donna Laura ha potuto passare una serata indimenticabile al telefono con le amiche, senza commenti sarcastici e da parte mia ho potuto fumare la pipa senza sentirmi appestato.
Poi ho gustato un risveglio ancien regime, come ai tempi dell’esame di maturità: Radio3 che chiude il notturno e inizia le trasmissioni con Mozart, Hendel e qualche brano scaturito dagli incubi di un programmatore che soffre di reflusso gastro-esofageo.
Nel complesso un buon risveglio, come non succedeva da tempo.
Piccolo tarlo d’invidia: l’illustre senologo se ne parte per l’Africa e per un po’ farà un lavoro meno inutile del mio.
Presenza legale perché oggi i giovani medici (giovani? A 32 anni?) non vogliono o non possono o non sanno prendersi le responsabilità.
Comunque il problema è quello di verificare se il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno.
E’ mezzo pieno.
Ho potuto leggere, leggere come non facevo da tempo, consultare librerie on line, aggiornare la mia nuova scoperta aNobii.
Donna Laura ha potuto passare una serata indimenticabile al telefono con le amiche, senza commenti sarcastici e da parte mia ho potuto fumare la pipa senza sentirmi appestato.
Poi ho gustato un risveglio ancien regime, come ai tempi dell’esame di maturità: Radio3 che chiude il notturno e inizia le trasmissioni con Mozart, Hendel e qualche brano scaturito dagli incubi di un programmatore che soffre di reflusso gastro-esofageo.
Nel complesso un buon risveglio, come non succedeva da tempo.
Piccolo tarlo d’invidia: l’illustre senologo se ne parte per l’Africa e per un po’ farà un lavoro meno inutile del mio.
12 novembre 2007
Milano in bicicletta
Poche cose sono rilassanti, alienanti, affascinanti, desolanti, pericolose e intriganti come una domenica a Milano in bicicletta.
Sgusciare nel traffico e osservare le facce accigliate, impegnate, imprecanti o sorridenti di chi guida, per lo più telefonando, qualsiasi mezzo motorizzato è stimolante e pericoloso.
Attraversare il centro storico in una giornata soleggiata con poche auto, pochi taxi (con quel che costano...) e la possibilità di fermarsi dove si vuole è rilassante e intrigante.
Passare davanti a S. Maurizio e sapere che anche fra i Milanesi pochi lo conoscono è affascinante e desolante.
Scoprire la maleducazione di massa, la reciproca diffidenza e il disprezzo per tutto e per tutti della folla domenicale vociante è alienante e desolante.
Rimpiango i Milanesi presuntuosi e affettati, un po' omologati e saccenti, umani e generosi, conservatori e innovativi, campanilisti ed europei...
Forse non ci sono più milanesi, ma di questo passo presto non ci sarà più neppure Milano.
Oggi c'era un raduno di auto (storiche?) in Corso Bueons Aires e una manica di pirla spintonanti e sgomitanti: misericordia...
Meglio i turisti sbracati e innocui con macchina fotografica, panini e sacchetti di immangiabili snaks davanti al Duomo o verso Foro Bonaparte.
08 novembre 2007
ricci
Che dire? Era partito come un blog sulla fotografia e i viaggi in bicicletta e ora sta diventando quasi un salotto letterario.
I lettori sono sempre quindici, ma stanno nascendo un’amicizia e una complicità fra Sara e Ulrich… Incredibile!
E allora, visto che sto lavorando come un pazzo e non ho più tempo né per i post né per i viaggi, cercherò di riordinare e idee.
Ulrich è convinto che io viaggi con la scusa dei congressi, ma in realtà per soddisfare la mia morbosa sete di conoscere sempre più l’arte romanica. Eh, Ulrich, quei tempi sono tramontati per sempre, te lo assicuro.
Sara continua ad essere misteriosa e aggiunge ogni tanto una tessera al mosaico; ora sappiamo che è felicemente sposata…così giovane…
Comunque non ho in progetto di lasciare Gravedona per ora, ma tu perché dovresti rimanere in letargo sino a maggio 2008? Ho capito, potresti essere un riccio; beh sono simpatiche queste bestiole.
Sarei io a dovermi sposare una buona volta, ancorché mia figlia non ne sia entusiasta.
Vedremo; intanto vi invito a proseguire il salotto; mi manca in realtà un po’ Paolone, che sembra essere scomparso dalla circolazione dopo l’acquisto delle sua super-reflex digitale.
Eppure non è un riccio.
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