20 ottobre 2007

Cosenza2




Cosenza; ora che mi accingo a lasciarla scopro di volerle un po’ di bene, nonostante stia volando verso l’omologazione e la globalizzazione.
Infatti scrivo queste piccole note di “viaggio in Italia” approfittando di una velocissima rete wi-fi dall’atrio dall’ Holiday Inn Cosenza, sede del mio congresso.
Niente rete wi-fi, ma cucina autentica invece ieri sera all'Osteria del Setaccio.
Speriamo che locali come questo resistano, ma non ho grandi speranze.


19 ottobre 2007

Cosenza




Ha il sapore degli anni ’50 questa fotografia del vecchio nucleo di Cosenza che si stende lungo il fiume Crati.
Gli stessi odori percorrendo i vicoli che salgono verso la piazza XV Marzo, dedicata ai moti insurrezionali del 1844.
La libreria di Antonio Rizzuti, che mi ha scritto una dedica sul suo libro di poesie, è un piccolo familiare circolo letterario che si apre su piazza del Duomo.
Mi sono fermato a guardare la sua piccola vetrina e mi ha invitato ad entrare con la cortesia ormai dimenticata su al nord.
Qualche decina di metri più in basso, per le strade della nuova Cosenza, sciamano i ragazzi all’uscita dalle superiori, piercing e gel come a Milano.


09 ottobre 2007

Atene


Atene è un mare di case bianche.
Qualche grattacielo qui e là per non dimenticarsi che c'è stato anche il XX° secolo.
Una bella metropolitana costruita per le ultime Olimpiadi.
Il muro di case bianche contribuisce all'impressione che ogni alba sia livida, anche con un cielo senza nuvole.
Poi i primi raggi di sole esplodono sulle facciate mentre si affievoliscono le poche luci dei palazzi più alti.
Dall'Acropoli deve essere splendido, impressionante e inquietante, come il risveglio di un alveare.

08 ottobre 2007

Atene

Eccomi ad Atene con i neonatologi di mezzo mondo. Un po' di convegno e un po' di turismo.
Sono troppo vecchio per avere ambizioni accademiche.
La città è ovviamente diversa da come l'immaginavo: un bianco alveare tumultuoso e brulicante di vita.
Atene ricorda un po' le nostre città negli anni '60, con i negozi aperti fino a tardi e una vita notturna un po' ruspante e sorniona, ma senza la violenza dei nostri sabato sera.

06 ottobre 2007

Mauro

Credo che i miei 15 lettori sospettino che faccio il medico; per la precisione il pediatra, ancorché l’ecografista frustrato.
Tutta la nostra Pediatria si è fermata con Mauro.
Per questo lo scorso week end non ci sono state gite in bicicletta, né trekking, né festa.
Mauro era la nostra bandiera, il nostro fiore all’occhiello, la nostra mascotte.
Come tante altre volte negli ultimi anni abbiamo lottato per lui, con tutta la sua meravigliosa famiglia.
Tutto si è concluso lunedì mattina alle 10.50.



Ora è un angelo.