03 settembre 2021

Identikit del complottista

 

Sui no-vax duri e puri c’è poco da dire; c’erano ai tempi di Jenner, c’erano prima della pandemia, girano anche di questi tempi e ci saranno sempre.

Sono dei poveri ignoranti. Non vale la pena discuterci assieme, si possono solo prendere in giro amabilmente o, appunto, ignorare.

I problemi nascono con i complottisti, diffusi in ogni contesto, dallo sport alla medicina, pronti a proporre le loro ragioni ridicole ma devastanti sulle menti fragili.

Si possono individuare facilmente da alcune caratteristiche.

1 – Sfiga – Ci sono persone abbastanza intelligenti da costruire pensieri simbolici complessi. Purtroppo hanno avuto molte delusioni e si sentono incompresi. Il mondo non ha capito il loro valore e si sentono vittime in prima persona di persecuzioni e incomprensioni. Sostanzialmente incapaci di una modesta autocritica passano la vita a cercare motivi di vendetta e di rivincita contro tutto e tutti. Vedono complotti ovunque. Qualcuno crede di essere Napoleone, ma in genere non viene preso sul serio.

 2 – Sindrome di Dunning-Krüger – Famoso fenomeno che fa credere che un’infarinatura scientifica permetta di diventare esperti. E’ una cosa divertente nel campo dell’arte che fa sentenziare stupidaggini notevoli, ma pericolosissima se applicata alla medicina o alla guida degli aerei, specialmente da parte di persone istruite. In pratica un buon geometra, un ingegnere di grido o un maggiore degli Alpini si sentono automaticamente in diritto di pontificare in ambito sanitario o di giudicare come si vola (l’aereo per fortuna non glielo fanno pilotare). In genere gli onesti lavoratori sono immuni da questa sindrome, con buona pace di tutti.

 3 – Ignoranza – Nel senso di ignorare, non conoscere, non studiare. Seri professionisti hanno raggiunto posizioni invidiabili di responsabilità. Sono bravi chirurghi, insegnanti, architetti. Pensano di essere arrivati e non si aggiornano più. Il loro ritornello è: “secondo la mia esperienza”. Da rabbrividire ed evitare accuratamente.

 4 – Autoreferenzialità – Ciascuno di noi ha provato tutto quello che abbiamo scritto ai punti 1, 2 e 3 in qualche periodo della sua vita. Non c’è nulla di male a essere sfigati, presuntuosi e ignoranti. Purché duri poco e qualcuno ci fermi per tempo. Una volta ci pensavano genitori e insegnanti d’amore e d’accordo a insegnare l’umiltà. Ora è tutto cambiato.

 Però basterebbe guardarsi allo specchio con occhio critico e sincero un paio di volte al giorno, appena alzati e prima di dormire.