Mi piace viaggiare a piedi sui sentieri che si inerpicano dai paesi del Lago e uniscono frazioni spopolate di Comuni indifferenti.
A poche centinaia di metri dal Lago e dalla strada Regina c’è un mondo parallelo di gente che tiene ancora aperte vecchie cascine, che va nel bosco a “far legna”, che ripercorre sentieri dove dieci anni fa passavano ancora vacche. Vacche che salivano ai maggenghi, poi agli alpeggi, poi tornavano ai maggenghi, poi tornavano nelle stalle a poche decine di metri dal Lago e dalla strada Regina.
E sotto la Regina, in riva al Lago, resiste qualche pescatore.
Oggi questi uomini e queste donne continuano a vivere, ma fino a quando li incontreremo?
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