Il capodanno si approssima; la sera del 31 andrò a dormire presto, anche se è tempo di bilanci, luogo comune ma doveroso.
Come sempre inizio con i ringraziamenti e in ordine sparso; e inizio con i Colleghi, i miei compagni di viaggio.
Ringrazio Marco, Stefania e Nicola, con cui ho iniziato l’anno quando era nuovo. Poi Maria Rita, con l’augurio che trovi la sua strada, all’ombra dell’Etna.
Quest’anno è tornato Giovanni Pagani, ecografista , neonatologo ma soprattutto amico fidato e fedele, qualità sempre più rare.
Pino; grazie del suo aiuto, con l’augurio che trovi la sua strada e nel 2011 scopra cosa vorrà fare da grande nel nostro reparto. Grazie a Concetta che prosegue il suo cammino con noi.
Poi i “Varesini”: Ilaria, Francesco, Michela, Alessandro e Dario, con cui continueremo la strada.
Luigi Nespoli. Gli nego per oggi il titolo doveroso di Professore, per dargli quelli di amico e maestro; l’unico rimpianto è quello di averlo incontrato solo negli ultimi due anni.
Quest'anno il Professore mi ha "prestato" la strepitosa Maddalena, brillante e silenzioso fiore all'occhiello della nostra Pediatria.
Dentro l’ospedale devo ringraziare tutti i ginecologi e gli anestesisti con i quali, in riva al lago e solo qui, a differenza di tutti gli altri ospedali, siamo sempre andati d’amore e d’accordo.
Grazie alle infermiere, tutte brave, ma soprattutto ciascuna diversa e ciascuna capace di dare il suo contributo e lasciare il segno nella nostra Pediatria.
Grazie e auguri alle ostetriche, ricordando cos’è successo a Oggiono (tri donn fan la fera d’Ugion), e considerando che sono in sette!
Grazie ai Pediatri di famiglia, a tutti quelli che ancora hanno fiducia in noi e ci inviano i loro pazienti e anche a quelli che li inviano altrove, risparmiandoci tempo, così quando ci arrivano lo stesso non dobbiamo neppure renderne conto.
Certo, quest'anno ci sono state anche persone che sarebbe stato meglio non incontrare; c'è comunque l'augurio che il Signore renda loro la serenità che sanno togliere a quanti incontrano sulla loro strada.
Per ora mi fermo qui.
Nessun commento:
Posta un commento