Immagini catturate con lo scanner, con la fotocamera, con la sonda dell'ecografo, con il pensiero. Immagini che quasi sempre sono frutto della casualità e dell'intuizione.
05 luglio 2009
Da Villingen a Oberndorf
Prima tappa, ma soprattutto si torna a viaggiare in bicicletta dopo una sosta forzata di quasi due anni.
Non c’è stato tempo per allenarsi quindi tutto appare più difficile.
Caricare le biciclette, ripartire il carico, provare altezza di sella e pedali, insomma,si parte verso le 10.30 del mattino.
E’ anche domenica, e ieri era sabato, quindi niente guida della pista ciclabile, niente di tutte quelle piccole cose, dalle batterie di ricambio a qualche ferro per la manutenzione e una sola camera d’aria di scorta.
Comunque chiediamo al padrone del mitico Hotel Romaeus e rubiamo qualche indicazione per la strada iniziale.
Come pensavo questa zone è tutta una collina, piena di saliscendi oltre l’immaginabile. Con qualche fatica e qualche dubbio sul percorso raggiungiamo Schwenningen prima di mezzogiorno.
Il nostro fiume, in realtà un rigagnolo piuttosto sporco, nasce poco distante dalla stazione ferroviaria, ma quanto meno da qui inizia la segnaletica chiara ed efficace per seguire la pista ciclabile.
Per una quindicina di chilometri tutto fila liscio in mezzo ai boschi alternati a campi di segale.
Verso le 13 rapida sosta a Deisslingen in un ristorante italiano, peraltro l’unico aperto e frequentato, dove ci accontentiamo di un’insalata con l’immancabile birra. Il padrone è italiano ma è nato in Germania e sostiene che qui deve pagare solo lo Stato, invece se tornasse in Italia dovrebbe pagare anche il pizzo, quindi torna solo per le vacanze.
Riprendiamo la strada dopo un’altra breve sosta davanti alla caserma dei vigili del fuoco dove è in corso una simulazione di soccorso.
Altri 10 chilometri e arriviamo a Rottweil dopo una salita biblica. Il centro storico è molto carino con le case a graticcio, i bow window e gli intonaci in tinte pastello.
Il tempo di scattare qualche fotografia e ripartiamo alla volta del fiume, che scorre molto più in basso. Non è così semplice e anche la discesa sino al greto del fiume è un’altra discreta serie di saliscendi.
La pista è ben segnalata e con un fondo eccellente. Finalmente si corre in fondovalle, fra la ferrovia e il fiume.
Raggiungiamo presto, verso le 16.30, la cittadina di Oberndorf; il contachilometri segna 50. Per oggi, con tutti i saliscendi e lo scarso allenamento, peso possa bastare.
Ci accoglie la pensione della famiglia Melber, quasi in riva al fiume.
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1 commento:
povera Laura!!!
povero Paolo!!!
...o sarà solo invidia....il mio commento?
ercole
un abbraccio e alla prossima avventura: mi piace questo diario di viaggio!
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