La malattia ha colpito
molto da vicino la mia famiglia e le mie amicizie. Per questo ho
fatto pochi regali e pochi o punto auguri.
Non è un momento felice
neppure professionalmente.
Ho sempre dato (in do
minore); lavoro da più tempo di quando sono nati quasi tutti i miei
collaboratori.
Ho iniziato a lavorare il giorno dopo la laurea e non sono stato medico solo per dieci giorni: la durata del più breve dei cammini di Santiago.
Sono rimasto un laico convinto ma questa esperienza ha cambiato la mia visione della vita.
Essere pellegrino fra pellegrini è stata una delle sensazioni che mi mancava dal tempo della laurea
Forse per fare il medico
si deve imparare ad accettare l'ingratitudine e l'incomprensione ma
non sono ancora riuscito a conviverci.
Scritto questo ringrazio tutti i pazienti, quelli vengono prima di tutto, e poi gli amici e i Colleghi che hanno riposto fiducia in me.
Con questo post chiedo
scusa a tutti, vicini e lontani, a cui non ho fatto gli
auguri direttamente, certo della loro comprensione.
Il 2014 sarà diverso. Auguri!
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