05 dicembre 2016

Apologia dell'inciucio



Strano paese l’Italia.
Dopo anni di sbeffeggi, sberleffi e vituperi dell’inciucio, che altro non sarebbe che la resurrezione degli opposti estremismi di democristiana esecrata memoria… ecco il trionfo del NO.
Al grido di “mandiamolo a casa” e di “basta Renzie” si sono trovati d’accordo, ma solo per un giorno, badiamo bene, nostalgici comunisti, nostalgici fascisti e ingenui grillini.
Il sospetto che siano la stessa razza (cani di razza, ma sempre cani) è quasi certezza.
Ora che il NO ha vinto ovviamente avremo l’aumento dello spread, il crollo in borsa e l’ingovernabilità.
I primi due saranno ammortizzati rapidamente. Fortunatamente apparteniamo ancora all’Eurozona che ha assorbito gradualmente la Brexit e rapidamente l’arrivo sulla scena di Rokerduck.
Ma l’ingovernabilità resta.
Ce li vedete Bersani a braccetto con Grillo e Brunetta?
E un bicameralismo arroccato su due maggioranze raffazzonate e opposte che blocca ogni proposta?
L’ Europa corre, e noi stiamo al palo.
Almeno avessero vinto un Crozza, un Nichetti o un Benigni ci sarebbe da ridere.
Ma la comicità di Grillo, basata sull’insulto, lo sberleffo e il “vaffa” piace solo ai pentastellati, a Putin e a Trump.

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