25 dicembre 2016

Buon Natale!





Buon Natale, facile dirlo e scriverlo. Questa Festa degli Affetti cade a fine di un anno ed è inesorabile che sia tempo di bilanci.
Spesso faccio progetti, pensando e sperando di avere ancora tanto tempo davanti, ma nessuno sa quando in nostro tempo scadrà e forse dopo, ma tanto dopo, rivivremo in un ricordo sbiadito in cui appariremo migliori di quanto non ci sembri oggi.
Ho ricevuto regali e regali, alcuni neppure meritati, alcuni inattesi.
Il regalo più importante è quello di una bambina siciliana, Maria Concetta.
L’avevo conosciuta di due mesi. Gravissima. La mia ecografia aveva innescato una cascata di altri accertamenti.
Poi non l’avevo più rivista. Il caso era stato interessante, ne avevamo fatto una pubblicazione e l’immagine ecografica di quel torace aveva girato l’ Italia con i miei corsi di ecografia.
Ancor oggi un’immagine è esposta nel corridoio della nostra pediatria a ricordare la partecipazione a un congresso lontano.
Due anni dopo.
Attraverso una collega scopro che i genitori di Maria Concetta vorrebbero rivedermi e farmi rivedere la bambina.
Allora è viva!
Da allora Maria Concetta è un appuntamento fisso quando scendo a Catania. Un ‘ecografia, una visita, un regalo ogni volta per me. Il gel dell’ecografo è ribattezzato “cremina” e forse anche il mio ecografo ha avuto un nome.
E’ una bimba splendida, è nata una complicità e un’amicizia. Certo, la malattia rimane, non è di quelle semplici né facili.
E da pochi giorni qui sul Lago è arrivato un suo cesto di specialità siciliane, che apriremo solo a Natale, e non prima.
Ma c’è un biglietto che Maria Concetta ha dettato alla sua mamma: “Caro mio dottore di cremina, ti mando questo cesto per dirti grazie per l’amore, l’affetto e l’interesse che hai per me.
Di te non ho paura e sono contenta quando devo venire da te.”
Questo biglietto ripaga di 40 anni di lavoro, non sempre facile, a volte ripido e arido come l’ultimo tratto della salita all’Etna, a volte contrastato da invidie e rancori, ma finalmente stemperato da questo amore per tutti i mei bimbi “difficili”, alcuni solari come Maddalena, alcuni tranquilli come Edoardo, alcuni agitati come Simone, e altri, da Mauro ai due Andrea, dai due Nicola a Massimilano, da Amela a Silvia e da tutti quelli a cui ho tenuto la mano prima che salissero nella Luce di cui oggi celebriamo la discesa fra di noi.
Non mi interessa quanto sarà ancora il mio tempo; finalmente Buon Natale!

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