Immagini catturate con lo scanner, con la fotocamera, con la sonda dell'ecografo, con il pensiero. Immagini che quasi sempre sono frutto della casualità e dell'intuizione.
02 settembre 2008
Il varo del Lusitania
Molto tempo che non scrivo, è vero, sono diventato un po' selvatico.
Finalmente qualcosa da raccontare il 29 agosto: il varo della nuova barca da pesca del Sciur Peppino.
Ritrovo alle 7 a Colico per raggiungere il porto di Bellano dove ormeggiato dorme sornione il nostro natante.
All'equipaggio si è unito Marco il fedele scudiero della Pediatria di Gravedona che per qualche ora ha provato a gettare alle ortiche camice e fonendo.
Le manovre per uscire dal porto, prima a remi, poi con l'apparato motore recalcitrante, ricordano vagamente il varo del Lusitania.
Lo pensiamo in silenzio perchè porta male cambiare nome alle barche, ammesso che questa ne avesse avuto uno in passato.
Il timoniere porta la barca al largo giusto il tempo per decidere che attraverseremo il lago.
E mentre le case di S. Maria Rezzonico accolgono il primo sole sulla sponda occidentale puntiamo decisamente la prua a ovest.
Basta un quarto d'ora di navigazione per trovarci in balia di un Tivano vivace che alza le onde a dritta inzuppandoci in pochi minuti.
Tetragoni al freddo e agli spruzzi proseguiamo sin sotto le case di S. Maria mentre il Peppino comincia a invocare un caffè caldo e Marco a prua ride felice come un Milanese in vacanza.
Dopo qualche giro sotto le case decidiamo di assecondare il capitano e approdiamo a Cremia davanti al ristorante Lumin.
Caffè caldo rapido e poi via sulle onde del ritorno doppiando la punta di Dervio ma ormai il Tivano è cessato.
Rientriamo giusti in tempo per evitare la Breva.
La manovra di attracco non è delle più limpide: vorrei ormeggiare di poppa mentre il padrone ha deciso di entrare di prua.
Nel parapiglia spegniamo il motore mentre i pescatori dall'alto ridacchiano delle nostre manovre con i remi.
Sarà meglio tornare in ospedale.
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4 commenti:
Quando deciderà di buttare il camice alle ortiche (resta inteso che dovranno ancora passare molti anni!) potrà dedicarsi alla scrittura.. Leggere le sue peripezie è veramente rilassante..e poi il nome d'arte lo abbiamo già trovato "Le avventure del Dottor Mamoli".
Grazie per l'intervento della scorsa settimana e un bacio da Maddalena. Mamma Giuliana
Grazie Mamma Giuliana,
cercherò di mantenere lo stile...
Saluti a tutti.
Che bella avventura!!! Ogni tanto ci vuole no? E poi vissuta da un bel trio, eh eh....
Anch'io un giorno vorrei venire, anche se ammetto che ho un pò paura del lago.
baci al Dottor Mamoli
carina la barca di sur peppino, ma mi sembrano un pò maldestri i marinai. Scherzi a parte, buona pesca.
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