Ancora in viaggio. Questa volta la destinazione è Bari e non si parlerà di medicina d’urgenza ma di ecografia e ginecologia pediatrica.
Non sarò nel mio solito habitat e potrò forse rilassarmi fra colleghi che non mi conoscono.
Non sono troppo sereno, il pensiero è rimasto al reparto e al piccolo Andrea, che stiamo seguendo tanto affannosamente quanto disperatamente.
Solita partenza alle quattro del mattino; poi Malpensa; tempo nuvoloso sull'Italia; gli squarci fra le nuvole mostrano scorci innevati d’Appennino.
L’aeroporto di Bari è deserto, piccolo, silenzioso; lo ricordavo più vivace, ma forse è solo il riflesso della mia tristezza.
Noleggio una Panda e si mette a piovere; ho la mattina libera e gironzolo fino ad Altamura e poi all’affascinante Matera.
La città cresce e il suo traffico, forse esasperato dalla pioggia, è milanese, se non fosse per il modo di guidare sotto il 40° parallelo, dove il codice della strada assume sfumature machiavelliche.
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