Entro alle 8.30 e cerco di sgattaiolare
nello studio senza farmi campanare ma inesorabile Milva mi viene
incontro e mi ringrazia per la terapia che ho dato a suo figlio con
il morbillo (21 anni! Bravo il pediatra...). Di qui è bagnato? -
Bene passerò dal corridoio opposto – Grazie dottore, lei sì che
ci capisce – Beh bisogna rispettare il lavoro di tutti (a parte
quello del medico per via della malasanità imperante, però non si
può fare di tutta l'erba un fascio, le infermiere sono brave e le
ausiliarie eroiche).
Mi rintano nello studio ma la caposala
mi ha visto dall'altra parte del corridoio, saranno duecento metri,
non è né miope né presbite evidentemente, e comincia a passarmi la
prima telefonata – dai digli di richiamare fra mezz'ora, c'è un
convegno sabato e devo preparare le slides.
Esco cautamente e mi dirigo
all'ascensore per scendere a rubare un caffè alla macchinetta,
espresso lungo, zucchero meno meno, 45 cent, ma mi intercetta la
responsabile della formazione e mi ingiunge di parlare con la Loretta
- Mi arrendo, me la chiami, ah cazzo è smontata dalla notte, mi
scusi – ma prego, le offro un caffè? - no grazie, vado in
radiologia... - c 'è un nesso?
Sono solo le dieci e posso leggere la
posta – Permesso? - Avanti dottoressa che c'è? - Ciao Paolo,
ilbambinochetiavevodettoieri è arrivato... - Bene dammi due minuti e
respira ogni tre parole, ti prego – Hai bevuto il caffè? - Si
grazie, adesso arrivo.
Esco in corridoio – Giro visita in
corso con il dirigente, due specializzande, l'infermiera e il
carrello delle cartelle – Ragazzi avete visto che ieri ho aggiunto
degli esami, attenti siamo in mezzo al corridoio e non passa nessuno,
infatti due signore cercano di passare... - Buongiorno dottore si
ricorda di me? - Sì, lei abitava ad Andalo – E questa è la mamma
della Paola – Piacere – I miei figli sono grandi, il primo ha 28
anni.. - Ah, bene il mio 31... - Ma lei è famoso, ne parlano in
tanti – Speriamo in bene... - Beh un po' in bene un po' in male –
Eh succede (ma com'è gentile, signora, sa che è invecchiata male,
ha i denti storti e si veste da cani?) cosa vuole mai, ma bene, mi
saluti i ragazzi e suo marito.
Sono già le undici è arrivata
un'ecografia, poi c'è una signora che vuole farti vedere gli esami
(naturalmente a gratis, il figlio non l'ho mai visto, e allora te li
guardo in corridoio), poi c'è la signora Grilletti al telefono e
quell'altra ecografia che avevi dimenticato ma è quel caso che ce
n'hai parlato a Catania ma è di là che allatta.
Ok iniziamo le ecografie del mattino...
- Che c'è Caposala? Le cartelle te le ho firmate, ne ho fermate due
perchè mancava il timbro e la diagnosi è sbagliata – Ma io le ho
già mandate giù – Beh falle riportare c'è un parto con ventosa
diagnosticato con complicanze invece è andato bene – Adesso me le
modifichi? - Ma sto facendo ecografie... - Sì, ma sai la Ingrid si
sposa e vuole chiudere il mese – Ma siamo al 21! - Tu firma che poi
vado via – Va bene poi vado a mia volta, ho il cane solo a casa –
No! devi vedere anche la Signora Daniela, che è qui con il Davide –
Va bene (intanto il Davide cerca di strappare il reggiseno alla mamma
e il mio collaboratore segue con interesse l'evento con la coda
dell'occhio) – va bene vediamo il Davide, ma qui ci sono ecografie,
in sala medica c'è un PS, andiamo in sala monitoraggio – Ma appena
entrati l'ostetrica rivuole la sala.
Sono le 13, le dottoresse scendono in
mensa – Io vado, Caposala, il cane... - Ma c'è quella signora che
ha telefonato e poi non hai refertato l'ecografia che hai fatto ieri
al compagno di squadra del figlio della Capo-ostetrica, che te
l'aveva chiesto tre settimane fa – Va bene, posso andare a mangiare
e portare il cane a pisciare? Oggi avrò un pomeriggio impegnativo! -
Ciao Paolo, ma la riunione sulle ferie e quella sulla criticità e il
contro-giro del primario quando li facciamo? - Dopo, Denise, dopo....