21 ottobre 2013

Trekking e dintorni - 2


Prosegue qualche altra riflessione sul lungo Camino de Santiago.

Ferrol, punto di partenza del Camino Ingles
S come Scarpe – Assieme ai piedi sono le grandi protagoniste del viaggio. Un paio di scarpe da trekking impermeabili e traspiranti, ben conosciute dal piede, sono indispensabili; ben conosciute non significa consumate: la perdita della rigidità potrebbe essere devastante nei tratti sterrati. Al contrario scarpe troppo rigide, troppo alte o troppo nuove, renderebbero presto un inferno i tratti asfaltati.
Ovviamente da evitare scarpe da tennis, jogging o basket, soprattutto in caso di pioggia.
Al termine di ogni tappa, al pomeriggio, sono indispensabili sandali aperti,con plantare anatomico e non infradito. Due nomi per tutti: Birkenstock e Scholls. Entrambi i marchi producono sandali leggeri in sughero e cuoio con suola in gomma più o meno rigida.
Per finire è bene portarsi anche un paio di ciabattine leggere da spiaggia ad evitare le micosi nelle docce degli ostelli.

A come Albergue – Gli albergue sono piccoli ostelli che offrono rifugio ai pellegrini. Solitamente per 5-6 euro si ottengono due federe, una per il cuscino e l'altra per il materasso, un posto letto in camerata, l'uso della cucina, della lavanderia e delle docce.
Ricevuta dell'Albergue di Bruma
Pressochè tutti i pellegrini stendono il loro sacco a pelo sul materasso e disdegnano le poco rassicuranti coperte, che comunque sono a disposizione.
Gli orari sono piuttosto spartani: alle 22 circa vengono spente le luci ed entro le 8 del mattino si deve lasciare l'albergue.
Chiaramente in caso di affollamento sono inevitabili gli effluvi delle scarpe e quello che la scrittrice Luisa Adorno ricorda come il “fiero odor di cesso” degli ostelli della gioventù attraverso i quali aveva conosciuto l'Europa del secondo dopoguerra.
Ovviamente  bed & breakfast e locande offrono qualche comfort in più, ma difficilmente mettono a disposizione una lavanderia e un luogo per asciugare gli indumenti e questo fa la differenza.
Il vero incubo degli albergue sono i compagni di viaggio che russano. Contro questo flagello ci sono poche difese. Le armi più efficaci sono i tappi per le orecchie e le cuffie con una scelta previdente e ragionata di musica rilassante.
E' comunque buona norma cercarsi un posto letto discosto da pellegrini e pellegrine che abbiano superato la cinquantina, a condizione ovviamente di non russare a propria volta.
Un vicino di letto che russa dopo una giornata di cammino scatena veri e propri furori notturni!

(2 - Continua)

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