Altre riflessioni sul trekking verso Santiago di Compostela
P come Peso – E’ il nostro nemico e
si annida per ogni dove. Nemico soprattutto delle signore che in
genere riempiono lo zaino di tutto quello che portano in giro nella
borsa.
Tutto quello che si immagina al
condizionale deve essere la lasciato a casa, quindi l’idea che la
tal cosa “potrebbe” servire significa che se ne dovrà fare a
meno.
L’elenco delle cose da lasciare a
casa è lungo: asciugacapelli, pennelli da barba, deodoranti spray,
scorte di fazzoletti, medicine, binocoli, fotocamere reflex e altre
amenità.
Oltre all’abbigliamento ci possono
stare solo un asciugamano e un minimo di oggetti da toilette. Io ho
portato l’Ipad per la mia cronaca quotidiana ma ho dovuto ridurre
la mia vouminosa trousse da viaggio a: un asciugamano di microfibra,
un sapone di Marsiglia polivalente, uno spazzolino, un dentifricio,
un coltellino Opinel, una limetta per le unghie, 50 ml di profumo
(Terre d’Hermes de voyage) e una lampada led da mettere in fronte
per muovermi di notte.
Niente solari, niente posate, niente
bagnoschiuma, niente shampo.
S come Sacco-a-pelo – Deve essere
leggero, leggero e leggero. Un sacco leggero e termico pesa solo sul
portafoglio, ma ne vale la pena.
Un complemento utile può essere un
sacco-lenzuolo di seta da infilare dentro il sacco principale o da
usare da solo nelle notti calde.
V come Volo – Per raggiungere i
luoghi di partenza del Cammino ci sono molti mezzi.
Per chi volesse aderire sin dall’inizio
allo spirito ci sarebbe il treno.
In effetti fuori dall’Italia viaggiare
in treno è un piacere. Però è costoso e piuttosto lento; non tutti
hanno tanto tempo da dedicare al viaggio.
L’automobile non è per nulla consona
allo spirito del cammino e comunque è dispendiosa e dispersiva.
Rimane l’aereo, economico, veloce
e confortevole.
Purtroppo attorno al cammino di
Santiago fiorisce un business di tutto rispetto e non è facile orientarsi.
Iniziamo a dire che i voli di ritorno
da Santiago sono tutti molto costosi, ma basta spostarsi al vicino
aeroporto di La Coruna che si raggiuge in un oretta di treno +
autobus spendendo circa 10 euro (tariffa dell’estate 2013) per
trovare voli economici e comodi con la compagnia di bandiera Iberia.
Anche per l’andata si può usare lo
stesso aeroporto (circa 130 euro da Milano).
Per chi percorre il Camino do Norte la
combinazione più economica è Milano-Bordeaux con Easy Jet (circa
100 euro) e poi si raggiunge la cittadina di Irun, sul confine
spagnolo, con un comodo TGV aggiungendo una trentina di euro.
Z come Zaino – Questo è il nostro
più fedele compagno di viaggio e difficilmente ce ne separeremo.
Deve essere un po’ tecnico, in modo
da non aderire troppo alla schiena, di capienza sui 28-30 litri,
leggero, impermeabile o impermeabilizzabile e con almeno quattro
tasche esterne.
Il peso complessivo di tutto, ma proprio tutto, non dovrebbe
superare 9 kg per i maschietti e 7 kg per le signore.
Non illudetevi durante le prove prima
della partenza: 10 kg sembrano pochi, ma moltiplicati per 30.000 o
40.000 (diconsi trentamila o quarantamila) passi al giorno possono
diventare un incubo che toglie il sonno già dalla prima notte.
Nessun commento:
Posta un commento