Parto
mercoledì per un convegno nazionale di una società scientifica cui appartengo
sin dalla fondazione, anzi, forse ci ho messo un piccolo contributo.
Da una
trentina di anni giro un po’ il mondo dei congressi e qualche [amara] riflessione sull’attività
accademica ci sta bene.
In Francia
se sai fare bene qualcosa te lo riconoscono; ti fanno pubblicare qualche
lavoro, magari un libro. Se si accorgono, e si accorgono normalmente, che
guadagni molto, ci pensa il fisco a ridimensionare la tua autostima.
In Germania
se sai fare bene qualcosa te lo riconoscono; ti lasciano pubblicare qualche
lavoro e ti retribuiscono profumatamente. Devi conoscere [lingua] usi e costumi
e assimilarli.
In Gran Bretagna
e negli Stati Uniti se sai fare bene qualcosa ti chiamano a lavorare; si
prendono cura della tua autostima con pubblicazioni e retribuzioni; devi solo
stare attento al fisco perchè se sgarri diventi un delinquente.
In Italia se
sai fare qualcosa diventi oggetto e bersaglio di invidia. Pubblicano solo
qualcosa di indispensabile e cercano di farti lo sgambetto ad ogni congresso.
La tua autostima è messa a dura prova quotidianamente dagli appartenenti a
lobby e cosche.
Ne puoi
uscire solo affiliandoti a società scientifiche internazionali e trasversali.
Forse l’ho capito troppo tardi.
Parto
mercoledì per un convegno nazionale di una società scientifica cui appartengo
sin dalla fondazione, anzi, forse ci ho messo un piccolo contributo. “Non è mai
troppo tardi” è stata una trasmissione di successo.
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