Sofia si lasciò scivolare sulla sedia del bar Stop & Go.
Loris sonnecchiava sul passeggino, insolitamente silenzioso.
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Il solito? – chiese Ramon sbirciando senza
successo nella scollatura della signora e spinse sul tavolino un posacenere appena svuotato.
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Il solito – confermò Sofia - e porta anche un
cappuccino che sta arrivando Sofsof - che infatti arrivò di lì a poco,
sorridente, con la prima sigaretta della giornata che brillava fra le dita.
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Che spavento ieri sera! – esordì Sofia – il
Loris ha infilato le scale con il girello…. guarda lì che botta.
In effetti il Loris dissimulava parzialmente un bernoccolo
in fronto-parietale sinistra, in termini medici, parzialmente coperto dal
berrettino da baseball rosso dominato al cavallino rampante della Ferrari di
cui il Luciano, suo padre, era tifoso sfegatato e da qualche anno pure sfigato.
-
Con il girello? Ma siamo nel 2017! – esordì
Sofsof – Ne vendono ancora? E dove diavolo l’hai preso? E siete matti a usare
ancora il girello?
-
Piano, piano – si difese Sofia – prima di tutto
era in casa, di qualche cuginetto, ma poi era comodo; mentre facevo i lavori di
casa il Loris gironzolava e stava buono.
-
E non si è mai fatto male? – insistette Sofsof.
-
Beh una volta ha toccato il vetro del forno acceso,
ma un piccola scottatura; un’altra volta armeggiava con il cacciavite dentro
una presa, ma l’ho preso…
-
Un cacciavite?
-
Sì, il Luciano aveva aggiustato il frullatore e
l’ha lasciato lì.
-
Ma ieri com’è successo?
-
Il Luciano ha suonato alla porta; Angelica ha
aperto e gli è corsa incontro e il Loris le è andato dietro; che spavento!
-
Ma poi com’è finita? – continuò Sofsof.
-
Il Luciano l’ha visto arrivare e l’ha preso, per
fortuna. Poi il girello gli è arrivato su uno stinco e lui l’ha buttato glù
dalle scale e l’ha fatto a pezzi - concluse Sofia.
-
Questa è la prima cosa intelligente che sento
questa mattina – proseguì Sofsof – e poi in pronto soccorso…
-
Sì in pronto soccorso ho sentito le mie – rispose
Sofia – il pediatra mi ha detto che siamo nel 2017 e dove cazzo l’avevo preso
il girello, poi si è incazzato perché mettevo il miele sul ciucio; credevo che
il Luciano gli rispondesse male invece era mogio mogio.
Il ciucio nel miele… Sofsof pensò in quali altri posti Sofia potesse infilare il ciucio prima di darlo al Loris e arrossì impercettibilmente. Poi si riprese.
-
E chi era il pediatra in pronto soccorso? –
chiese.
- Boh... uno vecchio e pelato, con brutte orecchie
a sventola… diceva che lui non avrebbe dovuto essere lì a fare pronto soccorso
ma sono in pochi e devono arrangiarsi; quando ha saputo che il Luciano aveva
fracassato il girello sembrava tornato di buon umore.
Poi Sofia si alzò spazientita trascinando via il passeggino del Loris perché un vigile si era avvicinato con fare sospetto al SUV parcheggiato al posto degli invalidi e si metteva male.
Sofsof mise mano al portafoglio e chiamò Ramon per pagare la consumazione.
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