Sofia si sistemò comoda sulla poltroncina di plastica del
bar Stop & Go. Controllò la scollatura prima che arrivasse Ramon.
- Il solito? – chiese quest’ultimo, indispettito.
- Porta anche un cappuccino per Sofsof – rispose
Sofia. E aggiunse - ma un cuscino per queste sedie del cazzo? –
Ramon non raccolse, in fondo era una buona cliente, anche se
con una lingua che tagliava come una sega a bindella.
-
Ecco la nostra no-vax – esordì da qualche metro
di distanza Sofsof – anzi no, adesso si dice free-vax; ma perché ce l’avete solo
con i vaccini e non con i fermenti lattici?
– proseguì – in fondo un farmaco fatto con cacca di vacca dovrebbe avere molti più
effetti collaterali… -
Sofia iniziò a gonfiare le gote, ma Sofsof la prevenne
-
Cambiamo argomento, dai, che non mi piace prendere
bicarbonato fin dal mattino; che poi parlate di autismo e non distinguete un
bambino viziato da uno disubbidiente! –
-
Sì, cambiamo, – convenne Sofia – che oggi Luciano
porta fuori Loris tutta mattina in passeggino. –
- Se c’è una cosa che mi fa ridere sono i papà che
vogliono fare le mamme, anzi i mammi, – disse Sofsof assaggiando il cappuccino
– buono il cappuccino, Ramon! A parte i cuscini che mancano su queste sedie del
piffero. –
Ramon si consolò meditando la differenza fra un pene e un
piffero, indubitabilmente anche quello un simbolo fallico; la signora Sofsof
aveva detto la stessa cosa dell’altra, ma con una nuance d’eleganza vagamente
attizzante.
- Perché – petulò Sofia – sarebbe ora che i papà
si spupazzassero i figli del loro seme! –
- Ma non è spingendo un passeggino con aria
ispirata e una faccia da pirla sempreverde che diventerebbe un vero padre. –
- Beh, comunque fa comodo – confermò Sofia
accendendo la seconda – per una volta che gli viene l’ispirazione… -
- Se fossero bravi papà potrebbero iniziare a
insegnargli a stare a tavola, ai figli del loro seme presunto! Domenica al mare
c’era un bimbo che mangiava come un cane e il padre, che mangiava come un
porco, si compiaceva. –
-
E la mamma? –
- Ma no, in genere noi donne, anche se siamo di
umili origini, sappiamo essere corrette, se non eleganti; come al volante –
Proseguì Sofsof meditando se prendere anche una brioche con nutella.
- Su questo ti devo dare ragione – confermò Sofia –
al volante non ci sono storie, guidiamo molto meglio e non facciamo brutti
segni con le mani. –
- Il parcheggio, però… tu quel SUV lo butti sempre
dove ti capita! –
- Prova “te” a guidare quel coso, e poi Luciano l’ha
preso solo per scaricare le tasse; quando lo rivende gli danno meno della metà
dei quattrini che ha speso. -
- Infatti li vendono per quello; cosa te ne fai di un SUV alto tre spanne da terra? Per salire sui marciapiedi come i Milanesi? Che poi quando vanno in montagna sembra che non abbiano mai visto un tornante; adesso per fortuna hanno il cambio automatico e non gli muore il motore. -
- Infatti li vendono per quello; cosa te ne fai di un SUV alto tre spanne da terra? Per salire sui marciapiedi come i Milanesi? Che poi quando vanno in montagna sembra che non abbiano mai visto un tornante; adesso per fortuna hanno il cambio automatico e non gli muore il motore. -
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