04 giugno 2011

La sindrome del pianerottolo


Sul pianerottolo di un bel palazzotto residenziale di una città del nord si aprono cinque porte.
Una è quella dell’ascensore e cigola.
Agata e il nonno
Dalle altre quattro si affacciano periodicamente, e qualche volta si incontrano, quattro mamme con in braccio quattro pargoletti urlanti, di un’età compresa fra 12 e 20 mesi, età della scoperta del self e del not-self, non solo immunologica.
La prima si lamenta – Che peste! E pensare che ha iniziato a parlare a sette mesi!
La seconda le fa eco – Che pestifera! E pensare che ha iniziato a camminare a sei mesi!
La terza si sente un po’ depressa, ma finge – Che lattante terribile! E pensare che mangiava polenta e capriolo in salmì a cinque mesi! D’altronde il pediatra della mutua me l’aveva sconsigliato ma non risponde mai al telefono, in pediatria all’ospedale mi hanno detto di andare affà…, ma il pediatra privato mi ha detto che facevo bene, però di dargli anche i fermenti!
La quarta è molto fiera – Sì, è un po’ capriccioso, però a tre mesi toccava le tette dell’infermiera del pediatra con la mano sinistra (e con la destra?)
Morale:  ma che fretta c’è? Poi ci si lamenta se vogliono andare in discoteca a 13 anni…

4 commenti:

Anonimo ha detto...

dottore mancavo io a trasmettere un pò d' ansia!!!!

mamma di Carolina

ecografista ha detto...

Oh, la mamma di Carolina, la mitica Signora Elisabetta, è diventata una mia lettrice! A proposito, grazie dell'omaggio in occasione del nostro incontro fuggevole allo Sporting.
A presto.

Anonimo ha detto...

per favore non mi chiami Signora..mi fa sentire vecchia
a prestissimo

uno dei suoi incubi
Elisabetta

Anonimo ha detto...

Ciao dottore... hai ragione, li vogliamo tutti dei fenomeni.... mio figlio non può essere "normale"!!!!!!!!!!! Ma se tornassimo a vivere nella "normalità" forse... dico forse... qualcosina andrebbe meglio.
Ciao Romina