06 agosto 2011

Dopo un caffè alla macchinetta




Sono diventato grande ma mica tanto
in questo posto dove il sole ti sbrana
dove anche il serpente inciampa
e dove il tramonto non ha mai fretta

Ho un coltelloper tagliare le stagioni
o perlomeno spaventarle
vado in giro piano per non far polvere
e non parlo perché fa troppo caldo
E ho fatto il bagno insieme alle vipere,
ho mangiato ciliegie e ho morso catene.
C'è anche una foto in cui sembra che io rida
ma è una smorfia per la troppa luce

E in questo luogo dove non passa mai nessuno
non si ferma neanche il temporale
ma io una sera ho baciato una donna
e dietro un albero mi ha detto il suo nome

E sto sul muro della ferrovia
quando arriva il treno una volta al giorno
perché una sera ho baciato una donna
e su quell'albero ho scritto il suo nome

È arrivata con il passo del gatto
senza calze e senza amici
il suo sorriso era mezza faccia
l'altra metà era una cicatrice
non ha mai spiegato da dove venisse
non ha mai parlato di quell'anello al dito
ma il tatuaggio che le hanno fatto in prigione
io l'ho visto quando si è spogliata

Stringeva forte e mi lasciavo stringere
come un ragno in fin di vita muovevo le braccia
e mi sembrava di ballare un tango
tra la salvia e tutti i panni stesi

E in questo luogo non passa mai nessuno
e anche se passa prima o poi se ne va
ma quella sera ho fatto il giro del mondo
o forse il mondo ha fatto fare il giro a me

E spengo il sole con uno sputo
aspetto la notte per tagliarle il collo
e mi hanno visto anche baciare una pianta
proprio nel punto in cui ho scritto il suo nome

Qualcuno si sfoga a raccogliere fragole
a giocare a carte lì dietro un trattore
qualcuno dorme su una gazzetta
per tutti gli altri c'è solo un bicchiere

E in questo luogo non passa mai nessuno
ma il suo profumo ormai è qui di casa
ogni tanto lei arriva, e ogni tanto se ne va
ho imparato ad aspettarla e poi a lasciarla andare

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