Siamo solo in due ad affrontare questo lungo week-end. La giovane dottoressa è piena di entusiasmo, ma vedremo di lavorare a turni alternati.
A me basterebbe avere qualche ora libera al mattino per fare un giro in bicicletta sul Sentiero Valtellina; la notte non mi ha mai dato molto fastidio, a patto di fare cose sagge e non solo il tampax per le ansie dei genitori.
La mattina del 14 è iniziata bene con un regalo inatteso e immeritato dalla giovane Annalisa. Annalisa è una dei miei pazienti speciali, quelli con un cromosoma in più.
Il seguito della mattinata è proseguita con visite, richieste, corse per i corridoi, telefonate continue.
Se qualcuno inventasse un cellulare che esplode quando le telefonate superano la frequenza di una ogni cinque minuti lo acquisterei anche se costasse come un Ipad.
Pomeriggio quasi tranquillo e infine buon risveglio alle tre di notte. Nulla di preoccupante, anzi, una pedalata verso l’ospedale per le strade fresche e deserte è quello che ci vuole per un buon risveglio.
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