La prima sera che mi sono messo a
cercarla, con il navigatore satellitare che faceva le bizze e senza
carta geografica, non ce l'ho fatta.
Abbiamo riprovato il terzo giorno per
il pranzo, che qui come in Sicilia, si può consumare anche dopo le
14, e l'abbiamo trovata in un paesino in alto, sopra Plakias.
Il mare non si vede e per scendere si
deve attraversare una bella gola.
Questo è l'unico problema.
Per il resto si tratta di una delle più
simpatiche taverne di Creta.
All'arrivo se non si è clienti
abituali si viene invitati in cucina a scegliere fra una decina di
piatti della più classica tradizione isolana.
Le lumache sono splendide, gli
involtini di riso cotti nelle foglie di vite memorabili, i funghi
fritti al momento sono croccanti, l'agnello stufato è sempre
morbido.
E alla fine, assieme al conto
onestissimo, arriva un vassoietto di frittelle caldissime, spruzzate
di miele e cannella.
2 commenti:
Che invidia!! buon appetito!!
Fate il bagno anche per noi. Baci
...le tue cronache culinarie sono una vera goduria.
Cero che mi scateni l'invidia.
uffa!
franca
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