12 novembre 2012

Ryanair!

e infine l'Argentario...
Stavolta mi tocca Roma. I tempi ristretti, improvvisati, intuiti, intempestivi, inaccettabili e inattesi di Raffaele mi costringono a un volo improvvisato a moderare una sessione di Congresso inattesa, insensata, intempestiva, immeritata e imprescindibile come l'ineluttabilità dei crediti inesigibili.
Per una volta l'ecografo non mi fa compagnia e quindi prenoto con Ryanair, che oltretutto arriva a Ciampino, molto meno blasè ma infinitamente più comodo di Fiumicino.
Volare con Ryanair è anche divertente.
L'incipit non è entusiasmante con la corsa ad accaparrarsi i posti nel più puro stile assalto al treno o più prosaicamente alla metropolitana rossa alla fermata Duomo a Milano.
L'hostess a terra giudica con occhio esperto la regolarità dell'unico bagaglio e in caso di dubbio costringe alla misura borse flosce e zaini sospetti.
L'aeroporto dell'Urbe
E' un po' come stare davanti a Minosse, ma mi evito lo spettacolo della signora supertruccata, sguardo vitreo nel vuoto, che incede sulla scaletta con nonchalance e mentre trascina il trolley tiene a tracolla una capace borsa e in mano un iphone, un ipad, un galaxy next e l'ultimo libro di Stephen King mentre messaggia furiosa e distante del popolo.
Io ho le me manie, come quella del posto-finestrino, ma siccome odio l'assalto al treno cerco di individuare la classica persona-che-ha-paura-di-volare e che occupa solo poltrone rigorosamente di corridoio. Poi la seguo.
Quasi sempre mi va bene e così anche questa volta.
Il volo è perfetto, in perfetto orario e sembra che siamo decollati da Zurigo e non da Orio al Serio.
Sono controluce e sul mare color champagne rosè si succedono Capraia, Gorgona, Elba, Pianosa, Montecristo, Il Giglio e infine l'Argentario ci annuncia la discesa sull'urbe.
Che bello essere stati figli di un maestra che ti ha insegnato la geografia fin dalle elementari.
Ryanair non intrattiene i suoi passeggeri e nega persino il bicchier d'acqua di Alitalia, e questo si sa, ma anche AirOne fa la stessa cosa e il volo costa il doppio.
Ma qui è tutto più allegro.
I panini offerti a pagamento sono annunciati come appetitose occasioni di merenda, i gratta e vinci come imperdibili occasioni per non lasciar sfuggire la fortuna dalle nostre mani, i biglietti del bus per raggiungere il centro città costano veramente poco anche se a Madrid si può raggiungere il centro con un comune biglietto del metro.
E finalmente, finiti gli annunci e le offerte strepitose, planiamo sui Castelli e il profumo di campagna ci accoglie in quello che era un tempo l'Aeroporto dell'Urbe.

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