01 marzo 2011

Trattoria Milla a Sala Baganza (Parma)

Un po’ persa nella campagna parmense, ci sono arrivato solo grazie al navigatore satellitare in una serata di foschia e piovigine.
La sala è accogliente.
Come spesso nelle trattorie emiliane, sopratutto in quelle suggerite dalla fidata guida gialla Slow Food, c’è l’uso di mantenere l’aspetto tipico degli anni ’50 e ’60, senza rinunciare né in sala né in cucina alla tecnologìa avanzata, però ben dissimulata.
E’ una trattoria di tradizione, fondata dalla mitica Signora Milla, di cui sentivo parlare nei miei anni universitari a Parma, ma che non ho mai avuto la ventura di conoscere.
Oggi la tradizione prosegue, soprattutto con la “torta fritta”, la migliore assaggiata sinora, e con leggendari anolini in brodo di cappone, che mi hanno riportato indietro di quarant’anni.
Dolci onestissimi, secondo robusta dolce tradizione, e una buona cantina completano il quadro.
Per quanto riguarda quest’ultima ho notato una propensione alla Lombardia, cosa un po’ insolita in terra emiliana; io mi sono attenuto rigorosamente a un Lambrusco molto classico.
Il prezzo è giusto: sui 30 euro, che salgono a 40 se si vuole bere molto bene.
Unico appunto: il servizio; grande cordialità ma lentezza esasperante.
Voti: cucina 8/10; cantina 8/10; servizio 6/10. Link: Trattoria Milla.

1 commento:

Costanza ha detto...

Gnam gnam che fame e che invidia!! me lo segno per un prossimo eventuale giro, grazie dei tuoi consigli...
Co