Fra due settimane ci saranno le elezioni amministrative in questo Comune.
Ho la residenza qui da poco tempo e non conosco candidati né schieramenti.
Saluto regolarmente due candidati sindaco: li incontro spesso sul mio breve tragitto verso l’Ospedale; il terzo lo saluterei se lo incontrassi.
Su Facebook (ordine pubblico a Gravedona ed Uniti) ho sollevato il problema dell’ordine pubblico a Gravedona.
I candidati mi hanno risposto in modo un po’ evasivo e generico.
Non me ne vogliano i lettori lontani, remoti e distanti; come disse il grande Guccini: “Una bolognese me la fate fare?”
E quindi ripropongo il problema ai tre candidati.
il problema che ho sollevato non è quello di conoscere con altre parole le vostre proposte, i vostri intendimenti e le vostre promesse.
Questo mi sembra scontato.
Quale lista riconoscerebbe di non avere a cuore l’interesse dell’ordine pubblico, della viabilità e della nettezza urbana?
No.
Il problema è un altro, e non riguarda, non può, non deve riguardare Gravedona: è un problema di tutta questa sconsolata penisola.
E il problema è: ci sono degli arroganti, dei maleducati e dei prepotenti, che per ora percorrono le strade in senso contrario, mettono a repentaglio la vita altrui (incrocio Via Poncia/Via Regina), disturbano la quiete con motorette scoreggianti e puzzolenti, non usano il casco, lasciano i cani liberi etc. etc.
Qualcuno ha il coraggio di dichiarare a priori che combatterà questo malcostume?
La domanda è pregnante e la risposta intrigante.
La formulo in maniera più esplicita: qualcuno ha il coraggio di fare a meno del voto di queste persone e di prendere posizione senza “se” e senza “ma”?
Si tratta di usare la tolleranza zero, di promettere il sequestro di motorette e di togliere punti sulla patente.
Qualcuno ne ha il coraggio?
Questa scelta a New York negli anni ottanta ha funzionato e la città è cambiata.
Adesso vorrei conoscere il vostro parere; io mi firmo.
E tu?
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