16 maggio 2012

Ristorante "La bettola" a Carisio


E’ stata una scoperta quasi casuale, come lo sono o lo dovrebbero essere tutte le scoperte.
Tutto è iniziato con una regalo inaspettato, arrivato poco dopo Natale: la guida “Fuoricasello”.
Rosso sangue di bue come le auto da corsa Alfa Romeo, da buona milanese si contrappone ad altre guide rosso corsa.
Chi ha scritto questa guida, giunta alla sesta edizione, si è proposto di segnalare quasi 600 locali situati a meno di cinque minuti dai caselli autostradali.
Caselli autostradali oppure uscite autostradali, in quanto viviamo in un paese in cui è stato realizzato il vero federalismo, secondo il quale in certe Regioni le autostrade si pagano e in altre non si pagano, con buona pace delle Regioni che le autostrade non le hanno e non le avranno mai.
Ma torniamo alla nostra guida Fuoricasello che sta combattendo da par suo la battaglia contro il triste rituale del panino.
E non è la sola battaglia da combattere; ci sarebbero anche quella contro l'omologazione del cibo d'autogrill e quella, non meno importante, contro i trigliceridici hamburger drive in.
Così, pregustando un Salone del Libro sono finito al ristorante “La bettola”, fuori dal casello di Carisio sull'autostrada Milano-Torino, anche se adesso la vorrebbero chiamare Trieste-Torino.
La sala è grande ma non immensa.
E' domenica e le famiglie piemontesi sono quasi tutte fuoriporta.
Se ci aggiungiamo che siamo in periodo di cresime e prime comunioni possiamo ben capire a quale sarabanda infernale vengano condotte le giovanissime cameriere, sempre trafelate, sorridenti e sollecite.
La carta del menu è una celebrazione della logica asservita all'organizzazione.
Ci sono i piatti vegetariani, segnalati da una “V” e ci sono i piatti della tradizione monferrina.
Ci sono piatti unici e vini al bicchiere, amici della dieta e anche dell'etilometro.
Purtroppo infatti, dovendo guidare fino a sera, non ho argomentazioni motivate per commentare la cantina, che mi è sembrata improntata all'onestà e al buon senso.
Mi ci sono trovato così bene che alla sera ci sono tornato, con rinnovato entusiasmo, in attesa dell'alzataccia che avrebbe preluso al decollo per la Trinacria.
Inutile aggiungere che il prezzo è stato più che onesto.

Voti: cucina 9; servizio 9; cantina senza voto, ma ad occhio e croce superiore a 8.

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