I reparti
Covid assomigliano sempre più a gironi infernali.
E’ una cosa
graduale, poco apparente all’inizio, poi la malattia accelera e l'ossessione diventa la solitudine.
Avere una
malattia potenzialmente mortale e non poter avere vicino almeno un famigliare,
un figlio, un volto o una voca amica è un’angoscia che può capire solo chi ci è
passato.
Sapere di
affrontare una sedazione dalla quale ci sono possibilità di non ritornare provoca
la disperazione che può provare solo chi cade in acqua senza saper nuotare.
I sanitari
cercano di sopperire come possono offrendo un cellulare, una videochiamata, ma
il tempo si dilata per chi è degente e scorre vorticosamente per medici che hanno
in carico una trentina di malati contemporaneamente.
Cadesti in
terra senza un lamento
E ti accorgesti in un solo momento
Che la tua vita finiva quel giorno
E non ci sarebbe stato ritorno
[Fabrizio de Andrè]
E ti accorgesti in un solo momento
Che la tua vita finiva quel giorno
E non ci sarebbe stato ritorno
[Fabrizio de Andrè]
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