Da anni si
andava predicando che il Pronto Soccorso avesse perso la sua naturale
vocazione.
Da struttura
naturalmente dedicata all’urgenza ed emergenza era diventato un inciucio fra un
porto di mare e una corte dei miracoli.
Ogni sorta
di disperati, di immigrati, di sfortunati ed ignoranti aveva iniziato a mischiarsi
con chi l’emergenza e l’urgenza l’aveva incontrata sulla sua strada.
Tanto era
tutto gratis.
Feriti,
contusi, infartuati e ogni sorta di vittima di accidenti acuti si incrociava
con chi non voleva fare la coda dal medico di famiglia, non accettava gli appuntamenti
con il pediatra di famiglia, non conosceva la guardia turistica e ignorava
bellamente ogni norma di buon senso e senso comune.
Tanto era
tutto gratis.
A noi
pediatri arrivavano di notte orticate, punture di insetti, tosse e prurito
anale.
Al più
blando richiamo alla calma arrivava l’accusa di malasanità, di arroganza, di
essere una casta di fannulloni con il camice bianco.
Ricordo un
nonno bergamasco che entrava in tutte le camere di degenza della pediatria alle
due di notte alla ricerca del nipote punto da un insetto che era andato a fare
la pipì dopo essere stato visitato accuratamente.
Tanto era
tutto gratis.
Al mio
richiamo alla buona educazione era dato in escandescenze affermando che aveva
ogni diritto dal momento che pagava le tasse per mantenere me e tutti i “miei”
infermieri.
Io, i miei
collaboratori e le “mie” infermiere siamo i peggio pagati della nostra categoria
in tutta Europa, isole comprese.
Poi… è arrivato
il coronavirus.
Nei primi
giorni del contagio, pur sapendo quanto fosse successo in Cina, tutti si sono
precipitati in ogni Pronto Soccorso.
Tanto era
tutto gratis.
Ora stiamo a
piangere qualche centinaio di morti, che aumenteranno nei prossimi giorni.
Ora le
sale d'aspetto dei Pronto Soccorso sono quasi vuote.
Io sono un
medico della fascia d’età a rischio, uno di quelli che quando avrà a che fare
con il coronavirus passerà dei brutti quarti d’ora.
Non ho mai
avuto paura, o forse adesso un po’ sì; è la prima volta dopo 42 anni.
Però lo
dicevo da anni che ci si sarebbe dovuti ricredere, che non siamo una casta di
mantenuti abbonati alla malasanità.
2 commenti:
...grazie
Nessun rispetto e ora si accorgono di noi... Forse un po' tardi...
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