19 ottobre 2008

Matera, Lucania e Basilicata





Su Matera non ci sono dubbi: è uno dei posti più belli d’Italia, anche se chi ci abita non è dello stesso parere.
Sbucando dal bordo della gravina, di fronte alla città, in tarda mattinata, lo spettacolo dei Sassi toglie il fiato.
Lo sapevo, l’ho provato, l’ho sperimentato e ha funzionato ancora.
Poi però Matera non è più quella di cinque anni fa.
Il doppio delle automobili e il triplo degli abitanti sono tornati a vivere nei Sassi per spingere questa città magica verso la globalizzazione e l’omologazione.
Ci sono ancora trattorie sincere e locali tipici, ma sono salvati solo dall’innata gentilezza e dal congenito senso dell’ospitalità dei Lucani.
Costantino, amico sincero e recente, passeggiando nel Cimitero alle Malve mi esprimeva il terrore che i Sassi diventassero come i trulli di Alberobello dove il ciarpame e la paccottiglia vengono sdoganati come souvenir.
Ma tant’è: Matera rimane sempre una città magica e non è stato ancora possibile rovinarla irreparabilmente.

Poi basta uscire qualche chilometro e il turismo di massa si stempera nel paesaggio incontaminato… o almeno poco contaminato… o no?

01 ottobre 2008

Senza marinaio di prua




Sul Lusitania, la leggendaria barca da pesca del Sciur Peppino sono sempre stato al timone.
Nessuno pescava, ma in prua, appollaiato a prendere il primo vento, il primo sole e tutte le onde, c'è sempre stato Marco.
E infatti in uno storico sms si è definito il mio "marinaio di prua".
Ieri ha terminato il suo primo stage presso la Pediatria di Gravedona e se n'è tornato a Milano.

Io sono sempre al timone, spero per qualche tempo ancora, ma da oggi navigo senza il mio marinaio di prua.
Marco è sempre stato così anche in reparto. Pronto a prendere il primo vento, il primo sole e tutte le onde.
L'abbiamo festeggiato la scorsa settimana, eccome, ma oggi c'è un po' meno sole: è il primo di ottobre.