26 dicembre 2007

Buone Feste!


Ieri 12, oggi solo 10 persone a tavola, un po' come ai bei tempi.
Forse sto diventando un po' un patriarca, come lo è stato mio padre.
Ieri hanno cucinato le tante donne, mancava solo la piccola Costanza.
Oggi invece è arrivata la parte milanese della famiglia, cioè mia sorella, vostro onore, cioè mio cognato giudice e quelle adorabili pesti dei loro figli.
Hanno chiesto solo dei pizzoccheri!
A allora, emersa l'anima valtellinese, oppressa negli ultimi tempi da quella laghèe, mi è toccato impastare, cucinare e condire pizzoccheri per dieci persone!
Sembra che siano venuti discretamente, mah...

Comunque qualcuno mi ha mandato gli auguri per email, qualcuno per sms, qualcuno per posta.
Non sono risucito a rispondere a tutti, oppure a qualcuno ho risposto con il media sbagliato.
Cercherò di rimediare, le feste non sono ancora finite per voi. Per me da domani si ricomincia, sempre in salita.
AUGURI!

21 dicembre 2007

Che notizia, compleanni e lauree!

Non si è ancora spenta l'eco del mio matrimonio, sempre più on line.
Dopo il nipote Federico (http://larsmaresca.splinder.com/), ora anche Veronica ha messo un servizio sul web ( http://verog.splinder.com/).
Nel frattempo Veronica si è laureata e ha compiuto gli anni, mentre Costanza si è solo laureata, gli anni li aveva già compiuti.

17 dicembre 2007

Addio agenda di viaggio


Il vecchio e mitico quaderno nero Moleskine mi ha accompagnato dall’inizio del 2002.
Ci sono tutti i viaggi in bicicletta lungo il Danubio, il Reno e l’Elba.
Matita, stilografica, penna a sfera, a seconda dell’estro e dell’umore; lunghe riflessioni e qualche schizzo del panorama, per sottrarsi alla dittatura della fotocamera digitale.
Ora basta; gli appunti di viaggio sempre più spesso li metto sul blog, ma vedo che anche ai 15 lettori interessano poco.
Infatti avevo preparato appunti e foto sul mercato di Port Louis, per proseguire il discorso, ma ho perso tutti i lettori per strada.
Comunque la vecchia Moleskine non va in pensione. Invece degli appunti di viaggio raccoglierà gli appunti di lettura dei mille libri letti e ancora da leggere.

08 dicembre 2007

Port Louis








Dopo tre giorni di vita di villaggio, con lezioni di vela, uscite in Kayak, snorkeling, nuoto e altre amenità con ce l’abbiamo fatta più.
Prima con un vecchio taxi, poi con una corriera variopinta e scassata, siamo andati a fare un giro a Port Louis, la capitale.
Non c’ è molto da vedere in quanto sino alla fine dell ‘800 una serie di cicloni, tornadi e incendi ha distrutto quasi tutto.
Immani e continui ingorghi del traffico trasformano ogni rotonda in una galassia spirale che risuona di clakson.
Motorette e biciclette, ma più rare queste ultime, si insinuano per ogni dove.
Nonostante tutto i Mauriziani si ostinano a usare l’automobile.
Il mercato compensa di tutto il resto.
Pochi acquistano, in compenso quasi tutti cercano di vendere quasi tutto.
I Mauriziani sono molto gentili.
Probabilmente la maggioranza induista e buddista fa emergere quest’indole.
La relativa minoranza di musulmani e cattolici, fra i quali l’integralismo striscia agevolmente, permette una sana e civile convivenza.
Nonostante la concentrazione di persone non si percepiscono odori sgradevoli.
Verosimilmente l’uso e l’abuso di spezie neutralizza e sostituisce il sudore, non vedo altre spiegazioni.
La fisionomia dominante è il sorriso di tutti.
Bisogna resistere alla tentazione di comprare quasi tutto dopo lunghe contrattazioni ad ogni passo.
Nessuno si offende se fotografato, anzi, se richiesto, accentua il sorriso e la posa.
Il viaggio in autobus, che temevo, si rivela una scoperta divertente per socializzare, complici le spezie che permeano ogni ambiente con il loro profumo.

05 dicembre 2007

Menta, tramonti e vela

Questa sera buffet di cucina creola.
Qualche esempio: pollo alla griglia con salsa al Peri-Peri.
Calamari con curry, peperoni, cipolle e, naturalmente menta.
Riso con pomodori e uova sode (e menta....).
In quest'isola dove si mangia molto riso non se ne produce neppure un chicco...

03 dicembre 2007

Tramonto, 3 dicembre 2007



Sorpresa




Con mossa "quasi a sorpresa" ci siamo sposati sabato 1 dicembre e ora siamo al mare.
Ma dove? Proviamo a indovinare.
Vi aiuto: qui non ci sono tastiere da cristiani. Questo post è stato una bella penitenza.
A presto.

30 novembre 2007

Iniziano le Feste?




Ieri sera festa degli auguri per la Pediatria di Gravedona.
Con un po’ di anticipo sul previsto si sono festeggiati il nuovo anno, il nuovo corso e un paio d’altre cosette.

25 novembre 2007

Finestra vista lago



E' vero, sto parafrasando il titolo di un fortunato romanzo di un altrettanto fortunato collega.
Fortunato perchè non passa le domeniche in ospedale, come mi tocca fare un po' troppo spesso.



Oggi il tempo è migliorato, questa è l'unica consolazione.
Per il resto, prendendo spunto dal blog del mio nipote prediletto, vi lascio i panorami della finestra del mio studio
Non c'è male vero?

24 novembre 2007

Sogno di un sabato mattina piovoso

Sogno delle h 5.50 circa: mentre sto litigando con Laura (mi ci azzuffo spesso in sogno, nella realtà molto meno) mi chiamano in un'altra stanza perché sta morendo un neonato.
Mi sembra di riuscire agilmente a rianimarlo, ma non si riprende; poi fortunatamente mi sveglio, sudato e infelice.
Dopo colazione mi collego su Internet e scopro, senza grande sorpresa, che quattro bambini sono morti in un attentato a Kabul nel quale ha perso la vita anche un militare italiano.
Aspetto le solite reazioni, le solite recriminazioni, le stesse strumentalizzazioni della notizia.
Il nostro illustre Senologo, all’ospedale di Saltpond in Ghana, cerca di curare e di operare come può altri bambini, altri sfortunati. Poi tornerà.
Mi scrive comunque del sorriso dei suoi piccoli pazienti.
Non fa notizia, non si può facilmente strumentalizzare.

15 novembre 2007

Notte in ospedale

Notte in ospedale; no, non lavoro attivo, né guardia né pronta disponibilità.
Presenza legale perché oggi i giovani medici (giovani? A 32 anni?) non vogliono o non possono o non sanno prendersi le responsabilità.
Comunque il problema è quello di verificare se il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno.
E’ mezzo pieno.
Ho potuto leggere, leggere come non facevo da tempo, consultare librerie on line, aggiornare la mia nuova scoperta aNobii.
Donna Laura ha potuto passare una serata indimenticabile al telefono con le amiche, senza commenti sarcastici e da parte mia ho potuto fumare la pipa senza sentirmi appestato.
Poi ho gustato un risveglio ancien regime, come ai tempi dell’esame di maturità: Radio3 che chiude il notturno e inizia le trasmissioni con Mozart, Hendel e qualche brano scaturito dagli incubi di un programmatore che soffre di reflusso gastro-esofageo.
Nel complesso un buon risveglio, come non succedeva da tempo.
Piccolo tarlo d’invidia: l’illustre senologo se ne parte per l’Africa e per un po’ farà un lavoro meno inutile del mio.

12 novembre 2007

Milano in bicicletta




Poche cose sono rilassanti, alienanti, affascinanti, desolanti, pericolose e intriganti come una domenica a Milano in bicicletta.
Sgusciare nel traffico e osservare le facce accigliate, impegnate, imprecanti o sorridenti di chi guida, per lo più telefonando, qualsiasi mezzo motorizzato è stimolante e pericoloso.
Attraversare il centro storico in una giornata soleggiata con poche auto, pochi taxi (con quel che costano...) e la possibilità di fermarsi dove si vuole è rilassante e intrigante.
Passare davanti a S. Maurizio e sapere che anche fra i Milanesi pochi lo conoscono è affascinante e desolante.
Scoprire la maleducazione di massa, la reciproca diffidenza e il disprezzo per tutto e per tutti della folla domenicale vociante è alienante e desolante.
Rimpiango i Milanesi presuntuosi e affettati, un po' omologati e saccenti, umani e generosi, conservatori e innovativi, campanilisti ed europei...
Forse non ci sono più milanesi, ma di questo passo presto non ci sarà più neppure Milano.
Oggi c'era un raduno di auto (storiche?) in Corso Bueons Aires e una manica di pirla spintonanti e sgomitanti: misericordia...
Meglio i turisti sbracati e innocui con macchina fotografica, panini e sacchetti di immangiabili snaks davanti al Duomo o verso Foro Bonaparte.

08 novembre 2007

ricci


Che dire? Era partito come un blog sulla fotografia e i viaggi in bicicletta e ora sta diventando quasi un salotto letterario.
I lettori sono sempre quindici, ma stanno nascendo un’amicizia e una complicità fra Sara e Ulrich… Incredibile!
E allora, visto che sto lavorando come un pazzo e non ho più tempo né per i post né per i viaggi, cercherò di riordinare e idee.
Ulrich è convinto che io viaggi con la scusa dei congressi, ma in realtà per soddisfare la mia morbosa sete di conoscere sempre più l’arte romanica. Eh, Ulrich, quei tempi sono tramontati per sempre, te lo assicuro.
Sara continua ad essere misteriosa e aggiunge ogni tanto una tessera al mosaico; ora sappiamo che è felicemente sposata…così giovane…
Comunque non ho in progetto di lasciare Gravedona per ora, ma tu perché dovresti rimanere in letargo sino a maggio 2008? Ho capito, potresti essere un riccio; beh sono simpatiche queste bestiole.
Sarei io a dovermi sposare una buona volta, ancorché mia figlia non ne sia entusiasta.
Vedremo; intanto vi invito a proseguire il salotto; mi manca in realtà un po’ Paolone, che sembra essere scomparso dalla circolazione dopo l’acquisto delle sua super-reflex digitale.
Eppure non è un riccio.

20 ottobre 2007

Cosenza2




Cosenza; ora che mi accingo a lasciarla scopro di volerle un po’ di bene, nonostante stia volando verso l’omologazione e la globalizzazione.
Infatti scrivo queste piccole note di “viaggio in Italia” approfittando di una velocissima rete wi-fi dall’atrio dall’ Holiday Inn Cosenza, sede del mio congresso.
Niente rete wi-fi, ma cucina autentica invece ieri sera all'Osteria del Setaccio.
Speriamo che locali come questo resistano, ma non ho grandi speranze.


19 ottobre 2007

Cosenza




Ha il sapore degli anni ’50 questa fotografia del vecchio nucleo di Cosenza che si stende lungo il fiume Crati.
Gli stessi odori percorrendo i vicoli che salgono verso la piazza XV Marzo, dedicata ai moti insurrezionali del 1844.
La libreria di Antonio Rizzuti, che mi ha scritto una dedica sul suo libro di poesie, è un piccolo familiare circolo letterario che si apre su piazza del Duomo.
Mi sono fermato a guardare la sua piccola vetrina e mi ha invitato ad entrare con la cortesia ormai dimenticata su al nord.
Qualche decina di metri più in basso, per le strade della nuova Cosenza, sciamano i ragazzi all’uscita dalle superiori, piercing e gel come a Milano.


09 ottobre 2007

Atene


Atene è un mare di case bianche.
Qualche grattacielo qui e là per non dimenticarsi che c'è stato anche il XX° secolo.
Una bella metropolitana costruita per le ultime Olimpiadi.
Il muro di case bianche contribuisce all'impressione che ogni alba sia livida, anche con un cielo senza nuvole.
Poi i primi raggi di sole esplodono sulle facciate mentre si affievoliscono le poche luci dei palazzi più alti.
Dall'Acropoli deve essere splendido, impressionante e inquietante, come il risveglio di un alveare.

08 ottobre 2007

Atene

Eccomi ad Atene con i neonatologi di mezzo mondo. Un po' di convegno e un po' di turismo.
Sono troppo vecchio per avere ambizioni accademiche.
La città è ovviamente diversa da come l'immaginavo: un bianco alveare tumultuoso e brulicante di vita.
Atene ricorda un po' le nostre città negli anni '60, con i negozi aperti fino a tardi e una vita notturna un po' ruspante e sorniona, ma senza la violenza dei nostri sabato sera.

06 ottobre 2007

Mauro

Credo che i miei 15 lettori sospettino che faccio il medico; per la precisione il pediatra, ancorché l’ecografista frustrato.
Tutta la nostra Pediatria si è fermata con Mauro.
Per questo lo scorso week end non ci sono state gite in bicicletta, né trekking, né festa.
Mauro era la nostra bandiera, il nostro fiore all’occhiello, la nostra mascotte.
Come tante altre volte negli ultimi anni abbiamo lottato per lui, con tutta la sua meravigliosa famiglia.
Tutto si è concluso lunedì mattina alle 10.50.



Ora è un angelo.

23 settembre 2007

Ciclabile delle Città Murate - 1




Con buona pace di Ulrich, che ritengo sia uno dei primi fra i 15 lettori del blog, abbiamo ripreso le biciclette.
Le giornate si accorciano, non a caso oggi è il secondo giorno dell’autunno.
Partenza tardiva, durante le prime ore del pomeriggio, per iniziare la pista delle Città Murate.
Lo sterrato, le zanzare superstiti e il tempo interlocutorio ci hanno permesso di percorrere solo il tratto da Pizzighettone a Soresina.
Pazienza… tornerò con la nebbia.
Il percorso è affascinante fra canali, rogge e casolari di una Lombardia dimenticata.


14 settembre 2007

Alsazia


Breve giro in Alsazia; decisamente non è l'anno delle mie ferie.
Persa la Bretagna per causa di forza maggiore mi sto consolando con brevi puntate di 2-3 giorni di qua e di là.
Questa volta niente bicicletta, sempre per cause di forza maggiore che qui non racconto, ma mi consolo con il romanico, che qui non manca.

10 settembre 2007

Epilogo



Avant’ieri ultimi sofferti 50 km per arrivare al mare a Sète.
Oggi ovviamente ho ripreso il lavoro. Che dire? Dopo oltre un centinaio di km sterrati verrebbe da scrivere che la Germania è un’altra cosa.
Però il clima della Francia del sud è un’altra cosa ancora.
Comincerò a scrivere qui e sul sito tutto quello che abbiamo visto e passato in questo primo viaggio sperimentale in Francia.
Una cosa abbastanza divertente (ma costosa) è stata la compilazione del blog dal telefonino con risultati, mi sembra, accettabili.
Lo svantaggio è quello di non aver potuto leggere in diretta e sempre i commenti, ma pazienza, i lettori sono sempre 15.

08 settembre 2007

Camargue

Ieri 67 km. Il canale attraversa la Camargue sino a Aigues Mortes. L'alzaia è sempre sterrata ma ci siamo inventate delle varianti più scorrevoli di tanto in tanto. Il paesaggio è vieppiù suggestivo e alla sera siamo arrivati al mare. Oggi ai mancano gli ultimi 40 km a Sete, alla fine del canale.

07 settembre 2007

Numeri

Ieri in numeri: 45 km di alzaia sterrata. 1 foratura. 0 bombolette disponibili. 5 gli scultori della facciata della cattedrale romanica di St. Gilles. 0 internet point. Sempre telefonino anche per le foto. A presto.

06 settembre 2007

Beaucaire

Buona giornata!
Ho trovato un internet point, ma non una tastiera da cristiani.
Qui c'è il mistral che è una tramontana con i controc...
A mezzogiorno abbiamo percorso 7 km, ma questo non è nulla in confronto all'umore di Laura. In compenso il mistral mantiene il cielo terso e sereno; per il resto si sa che la carne si conserva meglio al freddo.
A questa sera, magari con foto.

05 settembre 2007

Francia?

Dopo anni di pedalate in Germania eccoci a Tarascon nel cuore della Provenza. Domani partiremo da Beaucaire e ci addentreremo in Camargue lungo il canale dal Rodano a Sete. Il tempo è bello e abbiamo trovato una camera in una fattoria fuori paese. Niente foto. Il testo è scritto e inviato con il telefonino. A domani.

Dialogo sui massimi sistemi





Trattoria "La Tampa", per gli amici "dalla Dora".
Un lavarello alla griglia.
E' vero che partiamo domani mattina? mah... vedremo.

04 settembre 2007

Febbrili consultazioni



Finalmente 4-5 giorni di ferie.
Chissà per quanto tempo non potrò partire per una seria vacanza. Devo decidermi a cambiare lavoro, ospedale o… andare in pensione.
Da due giorni stiamo consultando febbrilmente siti meteo (un consiglio? Eumetsat e le sue immagini!) per trovare un posto dove non piova sulle nostre povere biciclette.
Alla fine non abbiamo ancora deciso, anzi sì, ma non ne siamo sicuri.
L’unica cosa certa sembra che domani mattina si parta. L’automobile dei cani e delle biciclette è stata spolverata; le biciclette ripulite e strigliate; le borse da viaggio nuove… non sono arrivate; chi darà da mangiare ai cani in nostra assenza è stato trovato.
A presto.

02 settembre 2007

Nuova bicicletta e patti da rispettare

Laura ha una nuova bicicletta, naturalmente Olympia; l’ha chiamata Ratafià.
Non ho capito bene perché, comunque il ratafià è un liquore piuttosto dolce, di ciliegia o di albicocca, che va per la maggiore nel Piemonte orientale, terra di riso, fagioli e salam d’la duja.
Pare che alle fiere di bestiame, dopo aver concluso un affare importante i contraenti e il mediatore, si trincassero un bel bicchiere di questo liquore stringendosi la mano e pronunciando la formula “ut rata fiant”, cioè “affinché i patti siano [rispettati]”.
Da qui il nome.
In effetti parrebbe ci sia un patto fra me e Laura da onorare entro quest’anno... mah...
La mia bicicletta, siccome ritengo che l’Olympia sia l’equivalente della Rolls Royce, si chiama immodestamente Silver Cloud, come una delle più famose e blasonate delle Royce.
Passiamo ad altro; oggi domenica di lavoro, come ieri, domani e martedì.
Mercoledì, se il tempo e i miei collaboratori saranno galantuomini, forse si parte per un giretto di qualche giorno.
La mèta è un segreto, cercherò di tenervi aggiornati sul blog. Potrebbe essere là dove le acque livide dei ghiacciai alpini confluiscono nelle cerulee onde del grande fiume per avviarsi verso...
A proposito, auguri zio Baldo, gli anni passano ma ti vedo in forma vieppiù smagliante.

26 agosto 2007

La foce dell'Adda





E’ concluso anche questo.
Dopo sette anni ho completato per la seconda volta la discesa dell’Adda.
Ieri siamo partiti da Lodi per l’ultimo tratto e questa mattina siamo arrivati alla foce dell’Adda; non ci siamo fermati e abbiamo proseguito sino a Cremona, trovando nuove ispirazioni per futuri itinerari in questo intrico di canali che movimentano la bassa lombarda.

19 agosto 2007

Complimenti Dr. Giorgio!



Questo week-end ho lavorato, quindi non ci sono cose significative da scrivere. Dovrei iniziare una filippica sulla sanità in Italia e sulle mamme che mettono al mondo i figli senza poi saperli allevare, poi arrivano in Pronto Soccorso e [... omissis ...].
No cambiamo argomento.
E’ tornato Giorgio, illustre chirurgo e senologo. Non ha un suo sito per raccontarlo, però il nostro è partito dal passo dello Spluga, ovviamente in bici, e ha raggiunto non solo Rotterdam ma anche Amsterdam in 13 giorni.
Complimenti!
Spero che mi mandi una cartolina così potremo metterla vicino a quella dell’anno scorso. Evidentemente i Chirurghi hanno più tempo di noi cerusici.
Alla prossima vi parlerò di uno strano zio acquisito che mi ha messo in mente di restaurare le mie tre biciclette a bacchetta.


13 agosto 2007

Lodi!



Dopo due settimane di silenzio riprendo ad aggiornare questo sconsolato ciclo-trekking-blog.
Si lavora molto e il tempo per pedalare è ridotto all'osso. La settimana scorsa ho avuto il tempo giusto per due passeggiatine a piedi.
Sabato abbiamo ripreso la discesa dell'Adda in bicicletta.
Da Trezzo d'Adda siamo arrivati a Lodi (vedi l'itinerario).
Percorso piacevolissimo, ricco di scorci e di immagini che riportano al paesaggio lombardo del '900 a cavallo delle due guerre.
Dopo le centrali è la volta delle fabbriche dagli anni '20 al '40, della rinascita industriale degli anni '50 e '60, di quanto rimane delle ultime grandi aziende agricole prima della meccanizzazione.
Ora manca solo l'ultimo tratto, da Lodi al Po, passando per Pizzighettone.

29 luglio 2007

Avventure e disavventure fra i ghiacci



Ho iniziato a scendere la valle dell’Inn in bicicletta nel 2000; le fotografie mi sembravano un po’ vecchiotte e allora ho ripreso la strada del passo del Maloja.
La settimana passata abbiamo ripercorso il tratto dal Maloja a Samedan e venerdì 26 il tratto da Samedan a Zernez.
Il valore aggiunto sarebbero state nuove fotografie e il tracciato registrato su GPS. Il nostro infatti ha deciso di lasciarci dopo l’aeroporto di Samedan.
Pazienza…ci siamo ritemprati con le terme di Scuol; il giorno dopo il GPS è tornato in vita e ho deciso di attraversare il ghiacciaio del Morteratsch, ovviamente a piedi, visto che ci si trovava in zona.
Panorama mozzafiato, battesimo del ghiaccio per Laura e un po’ di rammarico: il ghiacciaio si accorcia di un centinaio di metri all’anno.
Durante la discesa ho pensato malauguratamente di prendermi una scorciatoia e siamo finiti fra seracchi e crepacci.
Sono riuscito a uscire dal labirinto dopo qualche ora e un bel po’ di preoccupazione. L’esperienza di qualche anno mi ha evitato una brutta disavventura.
Sabato e domenica fortunatamente lavoro e non potrò mettermi in grossi guai.

25 luglio 2007

Buon compleanno Dok

Ho compiuto gli anni!
Non dico quanti perché ho passato l’età per sbandierarli, comunque ringrazio tutti quanti mi hanno mandato gli auguri.
Così ho contato i lettori del blog.
Grazie quindi, in ordine sparso, ad Angela, Baldo, Anna, Costanza, Giusy, Domenico e ai miei nipoti Federico e Marco.
Grazie a Urlrich che mi manda gli auguri dalle rive del Danubio, assieme a Hilde e Paolo, quest’ultimo di passaggio, ma ci siamo conosciuti proprio lì.
Grazie al Direttore, a Cristiano che sta a Rimini, all’Ispettore e infine grazie alla Sciura Lucia che mi ha fatto conoscere e amare Sarajevo e tutta la terra martoriata di Bosnia.
Ovviamente mi hanno festeggiato in tanti altri, ma quelli non leggono il blog e li ho salutati a parte.
Poi approfitto per fare auguri, questa volta di buon viaggio, a Giorgio, che parte fra due giorni dal passo dello Spluga per raggiungere Rotterdam in bicicletta!

15 luglio 2007

Le terme rilassano



Dire che il lavoro aliena è ingiusto.
Sinora ho avuto la fortuna di potere fare quasi sempre il lavoro che mi piaceva. Ogni giorno vengo a contatto con persone che non si sa perché lavorino.
Per potere? Per denaro? Per nascondere la loro meschinità congenita?
Per fuggire mi sono concesso due giorni in Engadina, alle terme di Scuol.
Ovviamente non potevo accontentarmi delle terme e ne ho approfittato per camminare, fotografare e girare con il trenino rosso delle Ferrovie Retiche.
Insomma mi sono rilassato, ma al ritorno…

08 luglio 2007

Lago, lago, lago


Quasi due settimane di assenza dal blog? Beh ci sono stati alcuni problemi sia sul lavoro che i casa.
Ora è tutto tornato nella normalità.
Ieri giretto in bici da Morbegno sino al lago provando un vecchio percorso dei tempi in cui non esisteva la ciclabile dell’Adda.
In pratica una serie di dolci saliscendi sul versante orobico meridionale della Valtellina. Oggi invece a piedi.
Abbiamo ripreso un tratto della Via dei Monti Lariani, da Peglio a Livo e poi a Dangri, dove ci siamo attardati prosaicamente nel crotto.
Ritorno molto più veloce di quanto facesse sospettare la polenta con brasato.
Il sito prosegue; l’ultima aggiunta è il percorso di tutto il Naviglio Grande dalla darsena di Porta Ticinese a Turbigo.
E’ in linea anche l’ultima passeggiata significativa a piedi, il passo dei tre mari.
Sto progettando una nuova sezione del sito dedicata alla fotografia, visto che non c’è il tempo di commentare tutti i miei viaggi degli ultimi 15 anni: proverò a lasciare parlare le fotografie.
Ci vorrà almeno una settimana per mettere on line le prime pagine fotografiche.

25 giugno 2007

Il passo dei 3 mari


Partenza di buon ora per essere a Casaccia, poco dopo il confine svizzero.
Postale delle 8.59, cronometrico, e salita sino al passo del Maloja.
Da qui a piedi, prima sino al lago Lunghin, 2500 metri, poi, con grande fatica, in mezzo a nebbia e stambecchi, sino al passo Lunghin, a quota 2650.

Questo è un punto spartiacque. Un bell’acquazzone può prendere la direzione dell’Inn e finire nel Mar Nero, oppure può scendere vero il Reno, e finire nel Mare del Nord.
Parte dell’acqua potrebbe defluire nel Mera e, attraverso il Po, finire nell’Adriatico.
Più che meritato il soprannome di Passo dei 3 mari.
In seguito lunghissima discesa sino al passo del Septimer, che mette in comunicazione direttamente una valle del Reno con una del Po, e ritorno a Casaccia immaginando una delle calate dei lanzichenecchi che hanno reso famoso il Septimer Pass.

20 giugno 2007

San Miro e San Fedelino



Leggendo qualche blog scopro come questo mio sia noioso e serio, dovrei metterci un po’ più di ironia e sarcasmo.
Ironia e sarcasmo purtroppo li esaurisco prima di mezzogiorno per sopportare il lavoro quotidiano.
Quindi torniamo a domenica.
Il tempo era incerto e non suggeriva di riprendere la Via dei Monti Lariani.
Abbiamo preferito rimanere a bassa quota.
Partiti da Sorico, dalla chiesa di S. Miro, abbiamo costeggiato tutto il lago di Novate Mezzola sino ad arrivare a Samolaco, passando per la meravigliosa chiesa romanica di S. Fedelino.


Quattro ore di cammino agevole, con qualche dislivello abbordabile e tempo sostanzialmente bello.
Non avevamo fatto i conti con l’ oasi faunistica del Pian di Spagna, sulla sponda opposta del lago.
Qui vengono protette varie specie di uccelli, ma anche micidiali zanzare, moscerini e tafani.
Educati e provati dal martirio abbiamo giurato che non ci sposteremo più a piedi sotto i 1500 metri, almeno fino a settembre.

17 giugno 2007

Ritorno da Sarajevo


Dopo un viaggio del genere, il primo di questo genere da dieci anni a questa parte per me, c’è il rischio di cadere nella retorica, nello scontato, nel patetico o nel luogo comune.
Ovviamente sono abituato al contatto con la sofferenza, ma in questo caso si aggiunge la consapevolezza di aver sprecato del tempo e di essermi nascosto per anni la realtà.
Ho toccato con mano l’indifferenza e la malafede di gran parte dell’umanità.
Ho conosciuto nuovi amici che da anni si dedicano con grande umiltà a riscattare l’indifferenza.

Ho scoperto che c’è un mondo diverso, c’è un altro pianeta minore, dove lavorare ha un valore diverso.
La differenza più grande con la sanità italiana è un grande rispetto per il medico, anche e soprattutto quando lavora gratuitamente.
Per ora è stato un viaggio alla ricerca di me stesso e, forse, di Dio.
Ritornerò certamente in questa terra, forse andrò anche più lontano.


14 giugno 2007

Bosnia e Sarajevo

Poche righe scritte l'ultimo giorno di permanenza in questa terra dove i segni della guerra sono ormai sbiaditi sugli edifici, ma ancora scolpiti nel cuore e nella vita quotidiana di quanti sono rimasti o sono tornati.
Beh, e' un po' retorico, ma l'impatto con questa realta' e' molto forte.
Ho visto molti progetti piu' o meno realizzabili, e molti progetti di assistenza realizzati.
I miei problemi quotidiani e di lavoro avevano bisogno di essere lavati e risciacquati per riprendere le loro reali dimensioni.
Domani ritornero' e cerchero' di raccontare almeno una parte di quanto ho visto.

10 giugno 2007

Naviglio Grande e Bosnia


Sabato in bicicletta: tutto il naviglio grande dalla Darsena di Porta Ticinese al Ticino, vicino a Turbigo, e rientro con le Ferrovie Nord, che ora non si chiamano più così.
Viaggio affascinante nella campagna e nella storia della Lombardia.
Oggi invece giornata di preparativi.
Domani partirò per la Bosnia per studiare la possibilità di una collaborazione umanitaria; sarà un viaggio molto lungo, si parla di 14-15 ore d’automobile.
Cercherò di mantenere aggiornato questo blog, ma non garantisco; il tempo a disposizione sarà limitato.