12 ottobre 2015

Non è mai troppo tardi [forse]



Parto mercoledì per un convegno nazionale di una società scientifica cui appartengo sin dalla fondazione, anzi, forse ci ho messo un piccolo contributo.

Da una trentina di anni giro un po’ il mondo dei congressi  e qualche [amara] riflessione sull’attività accademica ci sta bene.

In Francia se sai fare bene qualcosa te lo riconoscono; ti fanno pubblicare qualche lavoro, magari un libro. Se si accorgono, e si accorgono normalmente, che guadagni molto, ci pensa il fisco a ridimensionare la tua autostima.

In Germania se sai fare bene qualcosa te lo riconoscono; ti lasciano pubblicare qualche lavoro e ti retribuiscono profumatamente. Devi conoscere [lingua] usi e costumi e assimilarli.

In Gran Bretagna e negli Stati Uniti se sai fare bene qualcosa ti chiamano a lavorare; si prendono cura della tua autostima con pubblicazioni e retribuzioni; devi solo stare attento al fisco perchè se sgarri diventi un delinquente.

In Italia se sai fare qualcosa diventi oggetto e bersaglio di invidia. Pubblicano solo qualcosa di indispensabile e cercano di farti lo sgambetto ad ogni congresso. La tua autostima è messa a dura prova quotidianamente dagli appartenenti a lobby e cosche.

Ne puoi uscire solo affiliandoti a società scientifiche internazionali e trasversali. Forse l’ho capito troppo tardi.

Parto mercoledì per un convegno nazionale di una società scientifica cui appartengo sin dalla fondazione, anzi, forse ci ho messo un piccolo contributo. “Non è mai troppo tardi” è stata una trasmissione di successo.

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