09 agosto 2021

Povero leone, re della tastiera, re della foresta.

 

A me piace viaggiare; ho il greenpass da tempo; prima del greenpass ho fatto tamponi nasali un sacco di volte sia per entrare nel mio ospedale, sia per frequentarne altri dove mi hanno chiamato.

Personalmente salire su un aereo dove tutti hanno fatto il vaccino, oppure hanno un tampone negativo, oppure sono guariti dal covid mi rende
il viaggio più sereno (oltre che sostanzialmente abbastanza sicuro con i miei 70 anni).

Quando non c’era il vaccino, e si era nella prima ondata, sono entrato nelle camere di ammalati di covid per fare ecografie e non mi sono mai tirato indietro, nonostante la mia età non mi rassicurasse e i Colleghi più giovani (sì, Colleghi con la C maiuscola, temessero per me).

Nei turni di vaccinazione ho conosciuto persone coraggiose, persone responsabili e anche qualche idiota perditempo (purtroppo non si poteva dire “astenersi perditempo”, abbiamo dovuto subire in silenzio).

Se il problema fosse solo quello di andare in pizzeria… potrei farmi la pizza in casa senza tante storie. E anche il sushi.

Ora i leoni da tastiera che si incazzano temendo di non potere andare in pizzeria senza essere vaccinati e che cianciano dell’incostituzionalità del greenpass… fanno sinceramente compassione, un sentimento brutto e imbarazzante sia per chi lo prova, sia per chi lo suscita.

Per fortuna sono quasi al capolinea.

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