08 gennaio 2010

Trattoria Ruffino a Domaso

E’ la seconda volta che torno a parlare di questo locale e un motivo ci sarà. E’ stato uno dei primi ristoranti che ho conosciuto dopo il mio ritorno sul lago.
Sono passati sei anni e il Ruffino è sempre un punto di riferimento.
Dentro la trattoria e sotto il pergolato d’estate il tempo si è fermato agli anni ’50 del secolo scorso.
All’ingresso c’è il camino sempre acceso che accoglie sulla griglia lavarelli, qualche agone spinoso e tanti missoltini da magiare con la polenta abbrustolita.
Il profumo delle griglie arriva sino al vicolo su cui si apre il portone, ma è il riso con filetti di pesce persico a farla da padrone.
Per questo piatto, condito con il burro come si usava qualche decennio fa senza badare a colesterolo e trigliceridi, sono in molti a traversare il lago e ad arrivare anche da qualche provincia vicina.
Per completare l’ambientazione sul tardi arriva a cenare l’equipaggio dell’ultimo aliscafo della sera dopo aver ormeggiato per la notte il battello all’imbarcadero.
Che dire? Quando voglio respirare l’atmosfera del lago mi concedo una pausa nella saletta interna di questo locale tipico, dove il cellulare non ha più campo. E con giusta ragione.
La padrona, che occhieggia fra il banco di mescita e la cucine è dolce, simpatica e cordiale; la ragazza serve con un sorriso enigmatico.
Se il signor Serano decidesse di curare un po’ di più l’offerta dei vini il locale entrerebbe di diritto nella guida Slow Food.

Voto: Cucina 8, ambiente 9, vini 6. Media 7.5/10 circa.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Hallo dottore, durante il periodo di Natale Hilde e io siamo stati dalla famiglia di nostro figlio Florian nei pressi di Monaco. Abbiamo aspettato il nascita (nove giorni in ritardo) del nostro nipotino Jakob (Giacomo). Anche se l'anno 2010 è già proceduto, Hilde e io auguriamo a te e a Laura buona salute e sempre felicità. Per quanto riguarda il tuo viaggio sull'isola di Reichenau, Hilde, io e i nostri amici di Biella siamo stati su quell'isola il 23 aprile dello scorso anno, innanzitutto per visitare le chiese di St. Georg (san Giorgio), St. Maria e Marcus con il bell'orto di erba nonché St. Peter u. Paul (santi Pietro e Paolo). Credo che tutti e tre templi fossero una "leccornia" per un amante ed esperto dello stile romanico come te.
Ciao, servus,
Ulrich

Unknown ha detto...

Grandissimo Ruffino! Grazie per averci portati: i missoltini sono indimenticabili!

Costanza ha detto...

che mangiata!!! sia l'agone che il risotto erano ottimi!! il mio papi conosce solo i posti migliori..:-)
baci

Anonimo ha detto...

Lo voglio!

Ercolina invidiosa

La dottora ha detto...

Vedo con gran piacere che da quelle parti lo spirito per la buona cucina non si abbandona mai,segno di grande amore per le cose belle della vita.
A mio modo di vedere, poche cose sono migliori di un buon piatto di pesce (di mare) e un bel bicchiere di vino.
Ma quando si organizza una bella mangiata di pizzoccheri D.O.C.?
Un abbraccio a tutti a presto.
Come sempre la dottora dei pacchi.

Anonimo ha detto...

Salve Dottore,come promesso sono venuta a visitare il blog e riferirò al resto dello staff,che non conosce l'uso di internet (proprio come negli anni 50!),la sua dettagliata e poetica descrizione del locale.
Alla prossima scorpacciata allora!!!
Cordiali Saluti
Azzurra

Anonimo ha detto...

Ruffino è spettacolare. Il riso col persico più buono del Lario!!!