04 giugno 2010

Capolinea?

Pochi giorni fa erano vent’anni che mio padre è scomparso.
Mi è mancato e mi manca, come tutti i padri soprattutto dopo che si sono persi.
I suoi ultimi anni, ammalato, non mi sembrava più il padre che avevo conosciuto.
Non ha visto i miei traguardi professionali più importanti, e me ne dispiace. Non ha visto il naufragio del mio matrimonio, che aveva previsto, e la deriva che ne sarebbe seguita. Ma di questo molto non mi dispiace anche se l’avrei voluto vicino in quegli anni difficili e di sostanziale solitudine.
Ha fatto a tempo a vedere il naufragio del comunismo, che assieme aspettavamo da anni.
Però non ha visto il terzo millennio le miserie, le violenze, le guerre, le cadute dei valori che ne sono seguite.
Ora a volte mi sento pronto a mia volta a partire.
Basta traguardi, basta progetti, basta fatiche. Per cosa o per chi? Per chi non ha più valori?
Forse sono arrivato al capolinea.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Paolo, vedi di star qua ancora un bel po':)
Per chi ti apprezza come persona e come medico.
un abbraccio
Chiara

Costanza ha detto...

ma papi ti sembrano cose da scrivere? i tuoi figli ci sono sempre, anche se dispersi per il nord italia...
Noi figli abbiam valori, credo nel nostro piccolo, che ci avete insegnato tu e i nonni..
uffi... ti voglio bene!!!