02 luglio 2013

Madrigale di Giulia Alberico



Più riguardo a MadrigaleQuattro stellette Anobii?
Sì, e pienamente meritate per questi tre racconti che non sempre scorrono leggeri alla lettura e aprono continui squarci a volte poetici, a volte impietosi, sui nostri ricordi.
Ne emergono ritratti di un secolo con lampi della memoria che illuminano con luce improvvisa, violetta come lampi sul mare, brandelli della storia di tante nostre famiglie.
L'emigrazione, la morale, il perbenismo alternante, l'ipocrisia strisciante, la meschinità del quotidiano in paese e in città, il fascismo, insomma tutto quello che ha fatto la storia della prima metà del XX secolo, e che ne ha condizionato la seconda fino all'inizio del XXI.
E' splendido il viaggio nella la memoria raccontato in prima persona dalla vecchia casa.
Nell'ultimo racconto, dissonante, ruvido come carta vetrata, c'è il quadro della depressione, del male oscuro degli ultimi decenni, pervaso da un vento leggero di assoluzione che aleggia sopra vincitori e vinti, sopra madre e figlia trascinate fino all'ultimo da un vortice di incomprensione .

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