06 luglio 2008

Vacanze in scatola

Eccomi a Tabarka, villaggio Valtur, Tunisia.
Siamo qui per un congresso, ma è inevitabile essere immersi nella vita di questo villaggio.
Il villaggio è italiano e quindi la cucina è quella italiana omologata che si trova in tutti i ristoranti italiani da Copenaghen a Istambul, passando per le trattorie dei camionisti e le mense degli ospedali. Cambiano solo i frequentatori e il prezzo.
Qui il valore aggiunto sono le signore abbronzata e i mariti pallidi e flaccidi (come me) che si rincorrono ciabattando nelle infradito firmate, arraffando sempre il doppio di quello che si potrebbe mangiare al self-service, l'importante è non trovare il piatto di portata vuoto, derubato da quei maleducati che sono arrivati prima.
Il sonoro è un sottofondo rock deja vu e canzone italiana nostalgica, una sera c'è stata pure musica etnica sicula, che inizia verso le 9 del mattino e prosegue senza grandi variazioni sino alle 23.
Gli animatori non disdegnano l'occhiolino alle tardone, così come le animatrici ancheggiano gratuitamente per i loro mariti, però ci mettono anche un po' d'ironia.
In piscina si fa di tutto, ma proprio di tutto, tranne che nuotare.
Alla fine della serata si arriva con il rammarico di non aver partecipato alla visita al mercato del paese, alla gita in quad (squallido cammello motorizzato che puzza più del suo antenato), al corso di diving, a quello di golf e al torneo di bocce.
Tutti crollano stremati sul lettone nella camera climatizzata, domani è un altro giorno.
Però quando dico che faccio le vacanze in bicicletta o in trekking mi dicono: ma lei è pazzo, dottore!
Alla prossima vi racconto dei medici che frequentano il congresso. A presto.

3 commenti:

Costanza ha detto...

Ciao papi...ma questa è la tua prima vacanza in villaggio? certamente anch'io preferirei la biciclettata o il trekking... Penso che sia un'avventura simpatica forse a modo suo, anche se pure io di solito aborro la vacanza-scatola.
Vi aspetto,
baci
Costy

ecografista ha detto...

Ciao Co, no, non è la prima vacanza in villaggio, però ci sono sempre stato per congressi.
Il problema è che qui non ci sono solo congressisti e comunque anche fra di loro c'è molta gente convinta che queste siano le vacanze all'estero. Poi ovviamente non escono dal villaggio.
E' un po' come le hostess dei viaggi aerei: girano il mondo passando da un albergo (lussuoso) a un altro.
Il viaggio è un' altra cosa.

Anonimo ha detto...

ciao Ecografista, sono arrivata nel tuo sito facendo una ricerca sul Sentiero dei Doganieri che ho visto da mare e mi accingo a fare da terra e mi sono impicciata un po' dei tuoi viaggi: complimenti, non sei un turista ma un viaggiatore ... bè peccato per _Tabarca: ci ho fatto una delle più belle immersioni e ho visto una delle più intatte città romane
grazie delle indicazioni che ho trovato, ciao
carla