14 luglio 2009

Da Besigheim a Heilbronn e ritorno a Villingen



Riprendo per dovere di cronaca dopo il ritorno a casa.
Da Besigheim partiamo abbastanza presto; ci attardiamo nella speranza di qualche raggio di sole per le ultime foto, ma è un’attesa vana.
Gli ultimi trenta chilometri sono piacevoli, panoramici, ma devastati da una notevole salita proprio a cinque chilometri da Heilbronn.
L’arrivo invece è divertente perché finiamo in mezzo a una folle regata sul fiume in cui equipaggi di una ventina di vogatori si sfidano in una corsa per eliminatorie interminabili.
Su ogni piroga in prua c'è una bella ragazza che batte il tempo su un tamburo; dietro i vogatori, in file per due, si danno il ritmo vociando; in poppa un timoniere si agita e urla pure lui.

Dai ponti gremiti non manca l’incitamento; la birra scorre a fiumi e il fumo di griglie, spiedi, piastre roventi avvolge le rive del fiume.
Anche qui ci attardiamo per qualche ora poi affrontiamo il viaggio sul treno pieno di biciclette all’inverosimile sino a Villingen.
Per completare la discesa di tutto il fiume mancherebbero ancora 150 chilometri, ma le ferie sono finite.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

...e la cucina e la casa nuova aspettano fiduciose!
Franca

Anonimo ha detto...

Ben tornati!
A proposito della cucina che aspetta fiduciosa prenderemo presto contatti per organizzare il lavoro!
Buon rientro in pediatria...
Saluti a lei e signora Laura
Liliana

Anonimo ha detto...

Carissimi Laura e Paolo, ho letto con grandissimo interesse il diario della vostra pedalata da Villingen a Besigheim. Mi dispiace che ci siano tante salite, ma voi siete bravi. Anche il tempo non era il gran ché. Adesso invece splende il sole. Perciò farò domani una pedalata con il mio compagno Manfred sulla sponda del Danubio fino a Vilshofen. Sebbene il sole durante il vostro viaggio sul Neckar splendeva raramente avete visto tantissimo. Vorrei congratularmi con voi. Sapete che la chiesa di S. Maurizio a Rottenburg ha a che fare con S. Ulrich? Egli portò nel lontano 940 le reliquie di S. Maurizio. Magari la vostra prossima pedalata vi guidi sulle sponde del fiume Meno dove non si trovano salite scomode, almeno da Bamberga ad Aschaffenburg. Questo itinerario ho percorso assieme al mio amico Aldo di Ancona dal 25 al 30 giugno. Vorrei recarvi conforto: anche in quel periodo il sole non splendeva sempre.
Buon riposo a voi bravi ciclisti,
ciao, servus,
Ulrich
www.ulrich-schwendke.de

Anonimo ha detto...

uffaHHHHHHHHHHHH!
paolo, aggiornaci!
Franca