13 gennaio 2012

Civiltà della strada

Oggi, dopo l'odioso omicidio del Vigile di Milano, è facile scrivere peste e corna dei SUV.
Ma sono anni che fuoristrada di ogni tipo furoreggiano sui marciapiedi e sulle piste ciclabili di Milano, mentre nelle valli, per le strade agro-silvo-pastorali, il loro transito è regolamentato e molto spesso proibito.
Ora magari si deciderà di imporre una sovrattassa per chi circola nelle nostre città con SUV e fuoristrada, ma c'è voluto un episodio triste e irrevocabile.
A Gravedona e giù, giù fino alla Tremezzina si gira “solo” in motorino senza casco, si percorrono le strade in senso vietato, si passa il semaforo col rosso e nell'ora dei frontalieri i limiti di velocità appaiono temporaneamente e tacitamente sospesi.
Aspettiamo con fiducia il morto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Forse il problema non sono i SUV ma chi li guida e alla poca importanza che si da alla vita altrui. Il povero vigile sarebbe stato trascinato per 300 mt anche se quel criminale avesse guidato una panda!!!!!
Romina