20 ottobre 2013

Sara ed Emiliana (varie sul Camino de Santiago) - 1



Sanguinaccio di riso e patate all'arrivo
Sara ed Emiliana, due delle mie 15 lettrici, mi hanno chiesto a più riprese consigli sui miei trekking. Poco importa che le richieste siano state fatte per e-mail o davanti a una pizza sul lungomare di Catania; ho deciso di assecondarle e di descrivere esperienze e preparazione del mio ultimo viaggio, Oddìo, speriamo non sia proprio l’ultimo.

A come Abbigliamento – Personalmente ho portato 3 magliette, 3 paia di mutande, 5 paia di calze, un paio di pantaloni da trekking lunghi, riducibili a bermuda, e un paio di pantaloni corti. Il tutto era completato da un k-way e una felpa. 
E' indispensabile ricorrere a capi in microfibra e altri tessuti tecnici sia per contenere il peso sia per ottimizzare i tempi di asciugatura.
Se proprio si vuole esagerare si può aggiungere un paio di boxer e una t-shirt di cotone da indossare la notte.
Le signore credo debbano portarsi almeno tre reggiseni, con adeguate caratteristiche tecniche.

A come Alimentazione – Cosa importantissima quando si cammina per più giorni consecutivi.
Personalmente preferisco una buona colazione, equilibrata e non abbondante, ad esempio caffè americano, yoghurt, pane e marmellata o prosciutto.
E' bene evitare il consumo eccessivo di latte e latticini, difficili da digerire.
Durante il giorno preferisco bere soluzioni reidratanti isotoniche, tipo il nostrano Gatorade o simili e molta acqua.
All'estero di trova anche nei supermercati l'ottimo Isostar.
Se si è abituati a mangiare a mezzogiorno sarebbe bene limitarsi a pane e frutta o verdura. Eccellenti i pomodori, ricchi di sali minerali, oppure, se gradito, il ketchup.
I protagonisti
Alla sera ci si può rifare, facendo attenzione agli alcolici che alterano i ritmi del sonno.
La cucina spagnola nelle trattorie di paese non è molto variata e fantasiosa e la lonza di maiale alla piastra dopo il terzo giorno inizia ad annoiare. Prosciutto crudo e una bella varietà di salumi possono costituire un'alternativa invitante. Personalmente diffido della pasta asciutta lontano dall'Italia, ad eccezione che negli USA.

P come Piedi – Sono i grandi protagonisti e devono essere trattati con l'onore che si meritano. Prima di partire potrebbe essere saggia una seduta di pedicure per ottimizzare le condizioni di partenza.
Una volta partiti devono essere conservati in forma smagliante. Una micosi, un'unghia incarnita o un ematoma perimalleolare che in ufficio sarebbero solo piccole seccature possono trasformarsi in veri e propri incubi durate un trekking.
Io suggerisco un disinfettante/cicatrizzante, ad esempio una crema di sulfadiazina argentica, e una crema all'arnica per i piccoli traumi distorsivi e contusivi che non mancano mai.
Sono utili gli oli essenziali per il massaggio serale, ma il loro odore penetrante potrebbe disturbare i compagni di camerata negli albergue.

(1 - continua)

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