27 maggio 2017

La prima versione



Sofia si lasciò scivolare sulla sedia del bar Stop & Go. Loris sonnecchiava sul passeggino, insolitamente silenzioso.

-          Il solito? – chiese Ramon sbirciando senza successo nella scollatura della signora e spinse sul tavolino  un posacenere appena svuotato.

-          Il solito – confermò Sofia - e porta anche un cappuccino che sta arrivando Sofsof - che infatti arrivò di lì a poco, sorridente, con la prima sigaretta della giornata che brillava fra le dita.

-          Che spavento ieri sera! – esordì Sofia – il Loris ha infilato le scale con il girello…. guarda lì che botta.

In effetti il Loris dissimulava parzialmente un bernoccolo in fronto-parietale sinistra, in termini medici, parzialmente coperto dal berrettino da baseball rosso dominato al cavallino rampante della Ferrari di cui il Luciano, suo padre, era tifoso sfegatato e da qualche anno pure sfigato.

-          Con il girello? Ma siamo nel 2017! – esordì Sofsof – Ne vendono ancora? E dove diavolo l’hai preso? E siete matti a usare ancora il girello?

-          Piano, piano – si difese Sofia – prima di tutto era in casa, di qualche cuginetto, ma poi era comodo; mentre facevo i lavori di casa il Loris gironzolava e stava buono.

-          E non si è mai fatto male? – insistette Sofsof.

-          Beh una volta ha toccato il vetro del forno acceso, ma un piccola scottatura; un’altra volta armeggiava con il cacciavite dentro una presa, ma l’ho preso…

-          Un cacciavite?

-          Sì, il Luciano aveva aggiustato il frullatore e l’ha lasciato lì.

-          Ma ieri com’è successo?

-          Il Luciano ha suonato alla porta; Angelica ha aperto e gli è corsa incontro e il Loris le è andato dietro; che spavento!

-          Ma poi com’è finita? – continuò Sofsof.

-          Il Luciano l’ha visto arrivare e l’ha preso, per fortuna. Poi il girello gli è arrivato su uno stinco e lui l’ha buttato glù dalle scale e l’ha fatto a pezzi - concluse Sofia.

-          Questa è la prima cosa intelligente che sento questa mattina – proseguì Sofsof – e poi in pronto soccorso…  

-          Sì in pronto soccorso ho sentito le mie – rispose Sofia – il pediatra mi ha detto che siamo nel 2017 e dove cazzo l’avevo preso il girello, poi si è incazzato perché mettevo il miele sul ciucio; credevo che il Luciano gli rispondesse male invece era mogio mogio.

Il ciucio nel miele… Sofsof pensò in quali altri posti Sofia potesse infilare il ciucio prima di darlo al Loris e arrossì impercettibilmente. Poi si riprese.

-          E chi era il pediatra in pronto soccorso? – chiese.

-          Boh... uno vecchio e pelato, con brutte orecchie a sventola… diceva che lui non avrebbe dovuto essere lì a fare pronto soccorso ma sono in pochi e devono arrangiarsi; quando ha saputo che il Luciano aveva fracassato il girello sembrava tornato di buon umore.

Poi Sofia si alzò spazientita trascinando via il passeggino del Loris perché un vigile si era avvicinato con fare sospetto al SUV parcheggiato al posto degli invalidi e si metteva male.
Sofsof mise mano al portafoglio e chiamò Ramon per pagare la consumazione.

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