31 dicembre 2009

Elogio del Lago



Capodanno, tempo di bilanci.
Si può vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto; cercherò di vederlo mezzo pieno.
E’ il primo capodanno che trascorro sul lago, a parte i capodanni trascorsi in ospedale, neppure tanti.
C’è la tristezza di non trascorrere il capodanno nella casa dove sono nato, troppo grande e fredda, dove non c’è più nessuno di chi mi aveva fatto crescere.
Ma c’è la grande serenità di trascorrere il capodanno su questo lago da dove la mia famiglia era partita tanti anni or sono e dove sono ritornato.
Sin dai primi mesi non mi sono mai sentito un estraneo.

Nelle strade e nei negozi di questi paesi mi sono sentito accettato, benvoluto e apprezzato come non era mai successo.
Ho cercato di impegnarmi per quanto possibile anche negli altri ospedali, a Verona, a Lecco, a Morbegno, a Sondrio e a Genova.
Qui, in questo; il più piccolo dei miei ospedali, credo di avere dato molto.
Da questa gente del lago, per la prima volta, ho ricevuto molto di più di quello che ho cercato di dare.
Il bilancio è positivo. Nonostante tutto il bicchiere è mezzo pieno.
Speriamo di non deludere questa gente del lago, con l'aiuto di Dio, ancora per qualche anno.

4 commenti:

MB ha detto...

Buon anno a te e a Laura.
Mery e Marzio

Anonimo ha detto...

ciao,
finalmente un commento positivo dopo il tragico racconto dell'avventura "freccia rotta"!
Franca

ecografista ha detto...

Uh! Qualcosa di positivo! Senti da chi viene la predica... Comunque si fanno i botti anche qui al nord; è qualche anno che ci siamo "terronizzati"; in compenso voi romani assomigliate sempre più ai milanesi: vergogna!!!

ecografista ha detto...

Ah... Grazie Mery e Marzio; tanti auguri; ma che ci fate in questa gabbia di matti che è diventato il mio blog? Voi siete persone serie...