15 agosto 2011

Il cielo sopra Berlino (Ponte di ferragosto 2011 - 3)


Prosegue questo ponte di ferragosto 2011.
Ieri mattina tranquilla, addirittura una puntata in bici sul Sentiero Valtellina per saggiare le gambe in vista della prossima settimana germanica.
Naturalmente il pomeriggio l’ho pagata con una sarabanda di visite e consulenze di Pronto Soccorso.
Per fortuna le mie compagne di viaggio, infermiere e dottoressa, non si lasciano facilmente scoraggiare.
La serata c’erano i fuochi d’artificio di Gravedona. Sin dalle 19 ha iniziato ad affluire gente sul lungolago lasciando le automobili dappertutto.
Parcheggio dell’ospedale occupato, con buona pace per chi doveva fare il turno di notte e ha bestemmiato un parcheggio di fortuna.
Automobili nei parcheggi dei condomini, contromano, davanti ai cancelli; mai vista tanta gente.
Serata magnifica, divertente e spensierata; sagra del divieto di sosta e festa grande per i Vigili Urbani e probabilmente anche per le casse del Comune.
Chissà che si accorgano anche nei giorni non comandati di chi gira in scooter senza casco e di chi circola regolarmente in senso vietato.
Il mondo globalizzato del ferragosto, il popolo spensierato dei vacanzieri, preoccupati giustamente dalla congiuntura negativa, non ha ricordato neppure per un momento che cinquant’anni fa iniziava la costruzione del Muro di Berlino, una delle vergogne più brucianti del dopoguerra europeo.
Il muro è durato meno di trent’anni: un soffio per la storia, ma metà vita rovinata per chi ha avuto la sfortuna di nascere dalla parte sbagliata dell’Europa.

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