23 gennaio 2024

Camargue

 

Tappa molto lunga, dalla bassa alessandrina a Martigues, ma ci si era prefissi uno o due giorni in Camargue.

Alba a Cap Couronne
Ormai è la quinta volta che ci arrivo.

Ogni volta è nuova; l’ultima era stata in bicicletta, lungo l’alzaia del canale dal Rhone a Sète e si era aperto un mondo nuovo, lo scorcio della vita lungo il canale, l’atmosfera di Simenon, la Tour Charbonnière che si avvicinava da lontano, fra le paludi.

Anche questa volta abbiamo visto una Camargue diversa.

Il faro di Cap Couronne
A parte l’arrivo all’area camper di Carro, direttamente sulla spiaggia, senza corrente elettrica, con un vento che ci ha fatto dondolare tutta notte…
Ma poi al mattino siamo stati ripagati dal mercato del paese dove confluivano contadini e pescatori dei dintorni come in un quadro d’atmosfera degli anni ’50 dello scorso secolo.

Fos-sur-Mer
Prima di mezzogiorno fotografia di rito al faro di Cap Couronne.

Una casa faro fu costruita qui per la prima volta nel 1867, ed era costituita da una torretta quadrata alta undici metri, racchiusa in un'abitazione.

Nel 1960 fu eretto il nuovo faro, sotto forma di una torre in cemento armato dipinta di bianco tranne che per la parte superiore, colorata di rosso. Il tutto è alto 33 m. Dotata di antenna radar, automatizzata nel 2001, la luce del faro di Cap Couronne ha una portata di 20 miglia nautiche (37 km).

Il fenicottero rosa

La chiesa di San Salvatore di Fos-sur-Mer ha concluso la mattinata assieme al villaggio operaio delle Salines de Giroud.

Nel pomeriggio il trasferimento a Palavas Les Flots ci ha regalato incontri insperati con i fenicotteri rosa lungo lo stagno di Vaccarés al tramonto e al mattino successivo.

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