23 agosto 2011

Passau


L'Inn danti a Schnelldorf
Schärding spiraleggiante
Dopo tre anni si riprova a pedalare. La base, Bad Füssing, non ha ferrovia, quindi decido per Antiesenhofen, un paesino sulla sponda austriaca dell'Inn, dove lasciare l'automobile a scanso di equivoci e disgrazie.
D sempre, quando viaggio in bicicletta, soprattutto all'estero, mi tengo una ferrovia di sostegno per ogni ritorno intempestivo, incidente o defaillance fisica improvvisa.
E mantengo fortunatamente questa abitudine.
Quindi partenza sotto un sole mattutino che promette di scaldare da par suo.
Tutto abbastanza bene sino a Schärding, con qualche saliscendi per lo più in vista del fiume.
Poi, con un errore clamoroso, passo sulla sponda sinistra dell'Inn.
Il fiume imbocca un tratto stretto fra colline verdeggianti e lussureggianti, mentre la ciclabile si trasforma in un saliscendi sterrato di una decina di chilometri
Davanti alla locanda
del tiglio millenario
La Scenic Pearl risale il Danubio
La mancanza di allenamento si fa sentire presto ma finalmente, sotto il castello di Neuburg, trovo un ponte che pota a Wernstein.
Sono le 13 e una gasthof austriaca si trasforma in un luogo di delizia.
La prima birra finisce prima che la ragazza ai tavoli ritorni per l'ordinazione. Il menu è allettante e mi attira un piatto di knodeln serviti con qualcosa che non riesco a tradurre.
Infatti è una zuppa densa di milza, polmoni e lingua, per forza costava meno di sette euro.
Fa niente: è buonissima e richiede un'altra bella birra.
Finalmente rinfrancati ripartiamo alla volta di Passau.
Non c'è quasi più storia; la ciclabile corre sulla sponda destra del fiume, parallela alla ferrovia, a tratti nel bosco, a tratti fra campi di mais e frutteti.
Il sole dardeggia implacabile ma si arriva facilmente a Passau.
Breve pellegrinaggio alla confluenza dei due fiumi.
L'Inn chiaro degli innumerevoli ghiacciai delle Alpi si stempera nel Danubio che incede lento e scuro dalla Svevia.
Sembra di aver attraversato la Baviera, invece sono solo 35 chilometri!
Non resta che tornare cambiando a Schärding alla fedele Doblò che attende sapiente l'arrivo dell'automotrice alla stazioncina di Antiensenhofen.

6 commenti:

Chiara ha detto...

Zuppa densa di milza, polmoni e lingua? Si sono scordati le ali di pipistrello e le code di serpente!!!
Come si chiama questa leccornia?
Buona giornata!

Anonimo ha detto...

wow! non ho mai fatto delle vacanze "così" , ma viene voglia!

ecografista ha detto...

@Chiara - la leccornia è un po' acidina, ma va bene anche quella se non si è allenati. Mi dispiace non aver trascritto il nome, ma è possbile che ci torni.
@Carla - Quale Carla? la mia ex vicina o una nuova Carla? In ogni caso grazie per il riconoscimento: sono sempre stato un antesignano...

Anonimo ha detto...

salve dottore sono la mamma di Aida(la bimba con il coloboma , per capirci)

ecografista ha detto...

La temibile Carla di Traona!! Bene, bene, benvenuta su queste pagine. Aida a parte, per fare delle vacanze come le mie i bimbi dovranno crescere ancora un po'. Grazie e buona serata.

Anonimo ha detto...

la temibile Carla di Gravedona ed Uniti, trasferitasi a Traona per Amore.... e che ad oggi ci abita per forza!!!!!!!!! Da tempo assidua lettrice di questo blog. Buona continuazione di ferie.