09 dicembre 2012

Vita d’ospedale – 4



Ieri sera squilla il telefono verso mezzanotte. E’ una delle mie dottoresse.
E’ affranta, si scusa mille volte, non sta bene e dovrebbe lavorare domenica mattina.
Fra una richiesta di perdono e l’altra mi chiede se posso passare dal reparto che non se la sente di arrivare troppo presto.
La rassicuro.
Questa mattina, domenica smagliante tersa e senza una nube ci siamo trovati in 3, ciascuno per portare avanti questa sanità italiana che ci paga due soldi.
Alle dieci è arrivata anche l’ammalata, dopo due ore di automobile.
Non commento nulla, però non è giusto parlare solo di malasanità che fa notizia.
Lo spirito di corpo, il dovere, la passione, la responsabilità non sono concetti platonici, anche nel 2012.
Grazie dottoresse!

1 commento:

a ha detto...

.....almeno c'è ancora qualcuno su cui si può contare!!GRAZIE.

Alda